Chi lo conosce lo definisce un imprenditore scaltro. Per altri, da buon ex democristiano, è stato bravo a saltare sul carro giusto. Sergio Emidio Bini, confermato lo scorso aprile come assessore alle Attività produttive e al turismo della regione Friuli-Venezia Giulia, è uno dei fedelissimi del governatore leghista Massimiliano Fedriga.

Bini ricopre la carica di assessore dal 2018, ma a qualcuno la sua recente nomina non è andata giù, soprattutto a chi conosce gli affari nella regione della società Euro&Promos Spa, fondata dallo stesso Bini nel 2007. L’assessore detiene circa il 40 per cento delle quote, ed è l’azionista più importante della società. La Euro&Promos si è ritagliata un ruolo importante all’interno della regione e ha garantito la fortuna economica dei suoi soci. Lo dimostra l’ultima dichiarazione dei redditi di Bini: l’assessore, oltre ad avere 752.966 quote della società, possiede anche azioni di Eni, Enel, Leonardo e Fincantieri

Nato nel 1968, Bini si è iscritto al movimento giovanile della Democrazia cristiana diventando coordinatore provinciale di Udine. Nel 2016 ha fondato l’associazione Progetto Fvg «con l’obiettivo di offrire un contributo programmatico alla regione mettendo a disposizione le competenze sviluppate nel proprio lavoro».

Due anni più tardi si è candidato alle elezioni regionali con la lista civica da lui fondata, ottenendo un posto in regione. All’ultima tornata elettorale di aprile ha deciso di non candidarsi ma di sostenere lo stesso Fedriga. Poche settimane dopo è rientrato in giunta: il governatore lo ha riconfermato assessore da esterno. 

Gli appalti pubblici

Con più di 16 anni di esperienza la Euro&Promos vanta cinque sedi in Friuli-Venezia Giulia e filiali in diverse altre regioni italiane. Euro&Promos si occupa di fornire «servizi di Facility Management» sia per società pubbliche che private e conta oltre 6.500 dipendenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un business enorme, finanziato anche grazie alla lunga lista di bandi pubblici vinti in diverse regioni italiane.

Nel 2020, quando Bini era già assessore, la Euro&Promos FM Spa si è aggiudicata una gara di appalto dal valore di oltre tre milioni di euro per i servizi di «sorveglianza, biglietteria, bookshop ed assistenza al pubblico per i musei e le sede espositive del comune di Trieste» e, nello stesso anno, la società ha vinto un appalto minore per dei lavori nel porto di Trieste.

Riconducibili alla società sono anche la Euro&Promos group e la Euro&Promos social health care cooperativa. Quest’ultima ha vinto bandi di gara dal valore complessivo di decine di milioni di euro, soprattutto per la gestione di servizi erogati in diversi comuni regionali del Friuli-Venezia Giulia, come Trieste.

Qui l’azienda si è aggiudicata anche un super appalto da oltre 16 milioni di euro per svolgere servizi in alcune strutture scolastiche ed educative. L’ultimo appalto vinto in regione dalla cooperativa risale ai primi giorni di febbraio: Bini era già assessore e due mesi dopo sarebbe stato riconfermato. Il valore della gara era di oltre tre milioni di euro per «l’affidamento della gestione integrata dei servizi alla persona (sanitari, sociosanitari, animazione e cura estetica) e dei servizi di pulizia» per due strutture che si trovano nei pressi di Udine.

Contattato da Domani, l’assessore risponde: «Sono azionista della società per azioni Euro&promos, non della cooperativa». Dagli atti contabili, emerge però che, benché Bini non abbia cariche nella cooperativa, è stato fino al 2018 sia ex consigliere sia vice presidente del cda della stessa. Un altro ex socio di rilievo della cooperativa e importante azionista della Spa è Alberto Sbuelz, ora presidente di Udine mercati, la società del mercato ortofrutticolo di Udine.

Lo scorso 30 gennaio, Bini ha presentato il piano di ampliamento proprio di Udine mercati, alla presenza del suo socio in affari Sbuelz. Un progetto dal valore di 22 milioni di euro finanziato con i soldi del Pnrr di comune e regione. 

Ma i legami tra la Spa e la cooperativa non sono finiti. L’attuale procuratrice speciale della cooperativa è anche azionista e consigliera delegata della Euro&promos spa, e i collegi sindacali dei delle due società contano in comune tre persone. A questo si somma che la cooperativa e la Euro&Promos group hanno la sede amministrativa nello stesso indirizzo della sede legale della Euro&Promos Spa.

Le problematiche

Nell’aprile del 2022 il sindacato autonomo Fesica-Confsal di Trieste ha promosso una raccolta firme verso «il personale in servizio presso i civici musei del Comune di Trieste, dipendente dalla società privata Euro&Promos».

Il sindacato ha accusato la società di cui Bini è uno dei maggiori azionisti di aver fornito contratti inadeguati al personale con paghe irrisorie. «Nel caso di Sergio Bini, la commistione tra ruolo di assessore e quello di fondatore e azionista di un’impresa privata che ottiene appalti pubblici è senz’altro inopportuna da un punto di vista istituzionale», dicono a Domani in una dichiarazione congiunta Leo Brattoli, portavoce di Adesso Trieste, e Riccardo Laterza, capogruppo in Consiglio comunale a Trieste.

«Questo tanto più se, come emerso da notizie di stampa, sei stato anche tra i principali finanziatori della Lista Fedriga nella recente campagna elettorale, in un potenziale sistema di “sliding doors” in cui diventa difficile distinguere dove finiscano legittimi interessi personali e dove comincino quelli politici», aggiungono.

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