Italia

Costruire i nuovi gruppi a sostegno di Conte è più difficile del previsto

Giuseppe Conte al senato Foto Alessandro Di Meo LaPresse
Giuseppe Conte al senato Foto Alessandro Di Meo LaPresse

L’inchiesta che coinvolge Cesa (Udc) chiude definitivamente una strada, si lavora sul Maie ma i numeri sono lontani. «Abbiamo tempo fino a domenica». La prossima settimana lo scoglio della giustizia. I tre leader delle destre, Salvini Meloni e Tajani, al Colle chiedono il voto: il problema non è solo il governo, è anche il parlamento

  • La prossima settimana il voto sulla giustizia, prova cruciale per la maggioranza. L’inchiesta chiude l’ipotesi Udc «responsabile», se mai è stata aperta.Di Maio: «Il consolidamento del governo non può avvenire a scapito della questione morale».
  • Tabacci incontra Rotondi, il nuovo gruppo alla camera procede. Al senato è tutta salita: si lavora sul Maie-Italia 23. Ma sono in cinque, e fin qui fioccano i no. Il malumore in Iv non produce ancora fuoriusciti.
  • I tre leader delle destre, Salvini Meloni e Tajani, al Colle chiedono il voto: il problema non è solo il governo, è anche il parlamento. 

Mancava solo l’indagine che coinvolge il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa a complicare l’allargamento della maggioranza giallorossa. Cesa, che “pesa” per tre voti al Senato, e per un simbolo abbinato a Forza Italia ma potrebbe diventare gruppo autonomo, si è sempre dichiarato non interessato a fare da stampella a Conte. Soprattutto dopo che, alla vigilia della fiducia, è arrivato il “niet” di Berlusconi tramite Gianni Letta, amico personale di Goffredo Bettini e da sempre “costruttore” di ponti

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