- Giovedì la direzione sull’analisi della sconfitta si svolgerà «in streaming», ma non c’è accordo sui tempi del congresso.
- Alessandro Alfieri (Base riformista) chiede che il Pd elegga «in tempi certi una leadership forte e autorevole anche perché siamo sotto attacco». Del resto non è immaginabile un Pd che parla di sé stesso durante tutto l’avvio del governo della destra.
- Si complicano anche le regionali. Calenda pronto a rifare il numero nazionale: «Non facciamo un’alleanza con il M5s perché riteniamo che quel modo di fare politica sia molto lontano da quello che serve al paese. Sarà il Pd a dover scegliere».
L’analisi della sconfitta di un gruppo dirigente nella bufera con buone probabilità sarà trasmessa in streaming, e non resterà chiusa – si fa per dire – nell’aula della direzione del Pd. La decisione non è ancora presa ma al momento al Nazareno prevale l’idea che la direzione di giovedì 6 settembre non sia un’occasione “normale”, quelle in cui fin qui in chiaro è stata ascoltata solo la relazione del segretario Enrico Letta. Segretario uscente ma non dimissionario. Ma questa è solo la minore de


