Omofobia, dopo il Concertone

Ddl Zan, la Lega inventa subito un nuovo trucco per stopparlo

Roma, Auditorium della Musica. Un momento dello show di Chadia Rodriguez e\\u00A0Federica Carta al Concertone del Primo Maggio Foto LaPresse
Roma, Auditorium della Musica. Un momento dello show di Chadia Rodriguez e Federica Carta al Concertone del Primo Maggio Foto LaPresse

Il presidente-relatore Ostellari scopre che un provvedimento serve e annuncia un nuovo testo. La rabbia del Pd: «Tiene in ostaggio la commissione», «Uno stillicidio, vuole far morire la legge»

  • Se emendato, il testo dovrà tornare alla Camera in terza lettura. In assenza di accordo fra le forze politiche, equivale a dire che verrà affossato.
  • Mirabelli (Pd): «Altro che voglia di confrontarsi. Il presidente, anziché essere garante e accettare il voto espresso settimana scorsa, vuole impedire la discussione».
  • Il prossimo match è in agenda per giovedì. Italia viva apre alle modifiche: «Miglioriamo e votiamo in fretta il ddl senza inaccettabili ostruzionismi».

La pedata del rapper Fedez per accelerare l’iter della legge antiomofobia scatena le fantasie leghiste a caccia di un nuovo trucco per rallentarla. Matteo Salvini, uscito malconcio dal concertone del Primo maggio, capisce che il tema è troppo popolare per mettersi platealmente di traverso. La contromossa arriva da Andrea Ostellari, il presidente-relatore della commissione Giustizia del Senato accusato di «tenere in ostaggio» il testo. A sorpresa annuncia un colpetto di scena: «È pronto un testo

Per continuare a leggere questo articolo