Il voto sulla legge contro l’omofobia

Ddl Zan, cosa significa per Letta la sconfitta al senato

  • La sconfitta non è un bel colpo per Enrico Letta, che sulla legge Zan aveva «messo la faccia» dal primo giorno della sua segreteria. D’altro canto sui sì raccolti in aula il segretario può fondare il suo nuovo centrosinistra.
  • È spazzata via la norma che prevedeva «misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità» approvata a novembre scorso alla Camera.
  • Il segretario Pd viene accusato o di aver trovato la sconfitta per insipienza; o di averla cercata per calcolo politico: per incolpare Renzi del fallimento della legge contro l’omofobia.

«C’è una nuova maggioranza qui e nel paese, non di sinistra». La fotografia è scattata a caldo, ma ha i contorni nitidi. A farla è Ignazio La Russa (FdI), uno dei protagonisti dell’impallinamento della legge Zan ieri al Senato, mentre trattiene a stento una rumorosa allegria per il colpaccio così ben riuscito. I numeri ribaltano i calcoli che fino all’ora di pranzo partivano dagli smartphone del Senato verso la sede del Pd, messaggi del tipo «siamo 149 a 140, sulla carta ci siamo». Ma la poss

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