il vaticano abbassa i toni

La chiesa ci ripensa, il destino della Zan si decide a luglio

LaPresse
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  • Se l’ex maggioranza tiene il 13 luglio il ddl approderà in aula dopo che per mesi è rimasto sequestrato in commissione giustizia grazie ai giochi di prestigio del presidente leghista Andrea Ostellari. I tempi dell’approvazione comunque non sono brevi.
  • In cambio il Pd accetta di sedere al tavolo di confronto sulla legge che per primo ha proposto Davide Faraone di Iv e che ora Ostellari fa suo. Ma è tutta in salita la possibilità di un accordo.
  • Letta: «Andiamo in parlamento e ognuno dirà la sua». Del resto in aula i numeri ci sono. A meno che Italia viva non si sfili, apertamente o in qualche voto segreto.

Il sacro missile del Vaticano inviato al governo italiano a mezzo «nota verbale» contro la legge sull’omofobia. La risposta ferma di Mario Draghi («Il nostro è uno stato laico, non è uno stato confessionale»). Infine un tentativo di ricucitura: ieri il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, in un’intervista apparsa su VaticanNews e sull’Osservatore Romano, quindi con tutti i crismi della ufficialità, ha spiegato che la Conferenza episcopale «ha fatto tutto il possibile per far presenti

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