Italia

Arriva Melansciò, De Magistris prova a fare come la sinistra francese

LaPresse Alessandro Pone
LaPresse Alessandro Pone
LaPresse Alessandro Pone
  • Sabato 9 assemblea dell’Unione popolare che prova a fare in Italia quello che ha fatto Mélanchon in Francia. A guidare il nuovo movimento l’ex sindaco di Napoli.
  • Fra i promotori un elenco di autorevoli signori e vecchie conoscenze della sinistra radicale e comunista: Moni Ovadia, Nicoletta Dosio, Paolo Maddalena, Heidi Giuliani. Poi ci sono le forze politiche: Prc, Potere al Popolo e Dema. Le prime due si sono candidate insieme nel 2018 e hanno preso l’1,3 per cento. Poi hanno già litigato. 
  • A benedire l’operazione arriva Manon Aubry, europarlamentare di France Insoumise. Che però lo stesso giorno è ospite d’onore dei compagni-coltelli di Sinistra italiana. 

Già alla fine degli anni 90 la sinistra radicale italiana aveva provato a fare «come in Francia», dove all’epoca governava la gauche plurielle guidata da Lionel Jospin. C’erano socialisti, comunisti, radicali di sinistra,  Movimento dei cittadini e verdi. In Italia si “sentiva” il «vento di Francia» – immaginifica espressione bertinottiana - così il premier Massimo D’Alema, chiamando Cesare Salvi al ministero del Lavoro, lo aveva sfotticchiato: «A’ Jospè, facce vede» (Salvi nega la battutaccia)

Per continuare a leggere questo articolo