La riforma del Consiglio superiore della magistratura (Csm), le nuove regole fiscali e l’aggiornamento del catasto, la legge sulla concorrenza, la cittadinanza ai bambini figli di migranti nati in Italia e la maternità surrogata. Sono alcuni dei temi in esame in parlamento questa settimana, potenzialmente i più rischiosi per la maggioranza di governo che ormai da settimane fa registrare squilibri e cadute. Mercoledì le assemblee di Camera e Senato esamineranno anche il Documento di economia e finanza (Def), approvato dal governo il 7 aprile. Nelle rispettive aule i relatori illustreranno i contenuti del testo esaminato in prima battuta dalle commissioni Bilancio, mentre i partiti che sostengono il governo dovranno depositare una risoluzione che poi verrà posta al voto generale delle assemblee. Il documento conterrà delle richieste al governo, prima di arrivare alla stesura finale le forze politiche si confronteranno tra loro.

In salita su fisco e concorrenza

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La maggioranza però rischia di franare con altri due provvedimenti all’esame del parlamento. La riforma fiscale, ferma in commissione Finanze alla Camera, e il disegno di legge sulla Concorrenza, al quale sono stati presentati oltre mille emendamenti. 

Mercoledì scorso Matteo Salvini per la Lega e Antonio Tajani per Forza Italia hanno incontrato il premier Mario Draghi a palazzo Chigi chiedendo una modifica delle norme sul catasto. Nonostante il leader leghista abbia parlato di un clima disteso non sono stati fatti grandi passi in avanti. 

I problemi potrebbero acuirsi anche con il ddl Concorrenza. L’esame in commissione Industria va a rilento, gli emendamenti presentati sono tantissimi: la Lega chiede la tutela delle licenze dei balneari, il M5s invece vorrebbe diminuire il numero di gare per assegnare le nuove gestioni delle spiagge. Oggi alle 18.30 si terrà un vertice con i capigruppo di maggioranza e il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà.

I magistrati scioperano

La ministra della Giustizia Marta Cartabia (Foto LaPresse)

Un altro tema che divide la maggioranza è la riforma del Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno di giudici e pubblici ministeri. Dopo un esame turbolento in commissione Giustizia, il testo della ministra Marta Cartabia arriva oggi in aula a Montecitorio, dove si svolgerà solo la discussione generale. Non si inizierà a votare prima di mercoledì pomeriggio, l’ordine del giorno dà la precedenza al Def.

Questa mattina, in una riunione di maggioranza, è stato concordato di seguire l’accordo raggiunto in commissione. Presenteranno emendamenti, ovvero le proposte di modifica, solo Italia viva (che sul voto finale in commissione si è astenuta) e Lega. Il Movimento 5 stelle, invece, ha deciso di non depositarne.

Nel frattempo, i magistrati italiani si preparo allo sciopero. Alle 12 l’Anm, l’associazione nazionale magistrati, con il presidente Giuseppe Santalucia, tiene una conferenza stampa. Entro questa sera sarà formalizzato lo sciopero annunciano nei giorni scorsi.

Cittadinanza e poteri a Roma

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Nel corso della settimana alla Camera, in commissione Affari costituzionali, proseguirà l’esame delle proposte di legge che riformano i poteri di Roma capitale. Sono leggi costituzionali che richiedono un iter molto più lungo rispetto a quelle ordinarie, ma nonostante manchi meno di un anno alla fine della legislatura i deputati continuano a esaminarle. Oggi sarà votato il testo unificato, ovvero la legge che da qui in avanti rappresenterà il testo base al quale presentare le modifiche.

Nel frattempo, prosegue l’esame delle nuove regole sulla cittadinanza, il cosiddetto Ius scholae. Sono iniziate le votazioni ma i lavori proseguono molto a rilento, anche a causa della contrarierà di Lega e Fratelli d’Italia. La stessa commissione inizia l’iter di una proposta di legge per inserire la tutela dello sport in Costituzione.

Un altro tema potenzialmente divisivo è quello della maternità surrogata. La commissione Giustizia mercoledì si riunirà per discutere le proposte di legge firmate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. La commissione parlamentare per la semplificazione, invece, mercoledì mattina ospiterà il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che parlerà del tema dell’eccessiva burocrazia.

Le bonifiche dell’Ilva

Deputati e senatori della commissione Ecoreati giovedì ascolteranno l’intervento Demetrio Martino, ex commissario straordinario per gli interventi di bonifica dell’area di Taranto. L’audizione si concentrerà soprattutto sullo stabilimento dell’Ilva.

Bollette e crisi ucraina

La Camera ha concluso l’esame del decreto Bollette, che introduce alcune norme per contenere i costi dell’energia elettrica e del gas.  Mercoledì inizierà l’esame del Senato; il testo, essendo in scadenza a breve, dovrà andare in aula già giovedì 21 aprile, quindi è difficile ipotizzare nuove modifiche.

Sempre a palazzo Madama le commissioni Finanze e Industria lavorano sul decreto Ucraina bis, che oltre a occuparsi del caro carburanti introduce norme per i profughi ucraini.

Riguardo al tema degli ucraini in fuga, per mercoledì la commissione bicamerale sull’infanzia ha convocato una serie di esperti e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per parlare delle iniziative che possono essere intraprese per i bambini che si trovano in Ucraina e i profughi minorenni provenienti dalla zona del conflitto. Oltre a Bianchi, parleranno i rappresentanti della Comunità di sant’Egidio, dell’Unhcr e della Croce rossa Italiana. 

Il gasdotto EastMed

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La guerra in Ucraina apre le porte a nuove forme di reperimento del gas e, in particolare, al gasdotto EastMed, un progetto da 1.900 chilometri per portare energia dal Mediterraneo orientale (tra Israele, Egitto e Cipro) alla Puglia. Ne ha parlato anche Draghi in una conferenza alla stampa estera, dicendo che la Commissione europea sta studiando la fattibilità del gasdotto. 

Questa settimana si occupano del tema le commissioni Affari esteri e Attività produttive di Montecitorio. Avvieranno la discussione di una risoluzione presentata dalla Lega che chiede di riprendere in mano il progetto.

Alla ricerca di gas

Mario Draghi, risultato positivo al Covid, non potrà rappresentare il governo nelle missioni in Angola e Congo, previste per il 20 e il 21 aprile. Al suo posto andranno i ministri degli Esteri e della Transizione ecologica, Luigi Di Maio e Roberto Cingolani. I viaggi di questa settimana, come quello in Algeria e Azerbaijan, si collocano all’interno delle visite finalizzate alla ricerca di metano naturale alternativo a quello russo. 

Mercoledì si riunirà il Copasir, il comitato parlamentare che si occupa dei temi della sicurezza. Sarà ascoltato il comandante dell’operazione Ue Eunavformed-Irini, Stefano Turchetto, in merito alla creazione della difesa comune europea e la cooperazione tra i servizi di intelligence. 

Le difficoltà della legge Tremaglia

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La Giunta delle elezioni di Montecitorio ha deciso di avviare un approfondimento sul voto degli italiani che vivono all’estero, previsto dalla cosiddetta legge Tremaglia. I deputati vogliono capire le problematiche emerse negli anni con il voto per corrispondenza e all’organizzazione delle attività di spoglio delle schede. Interverranno alcuni ministri, aveva confermato la presenza per il 21 aprile il ministro Di Maio, ma probabilmente l’appuntamento salterà a causa del viaggio africano. Mentre l’11 maggio è in programma l’intervento del ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà.

Nota politica

Il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo (Foto LaPresse)

Per il 23 a 24 aprile è in programma il congresso di Articolo Uno. Si svolgerà a Roma, all’Auditorium Antonianum. Mentre domenica si si terrà una marcia della pace da Perugia ad Assisi, un’edizione straordinaria contro la guerra tra Russia e Ucraina. Tra una settimana le manifestazioni del 25 aprile, particolarmente attese quest’anno anche a seguito delle polemiche che nelle ultime settimane hanno coinvolto l’Associazione nazionale partigiani, l’Anpi.

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