- Tra i più giovani diminuisce il numero di chi ritiene essenziale vivere in un paese governato democraticamente
- È una rivolta verso procedure che garantiscono il diritto alla rappresentanza, ma non la tutela dei diritti sostanziali, sociali e civili. La sfida sui valori è importante almeno quanto quella sulle regole del gioco
- Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola
Il XX secolo si è concluso con una diffusione territoriale senza precedenti della democrazia. È stata una novità storica assoluta, eredità dell’ultima parte del Novecento, nel corso del quale sono implosi molti stati autoritari e totalitari e «il termine democrazia ha assunto un significato elogiativo universalmente riconosciuto» (Sartori). Rispetto agli anni Novanta, oggi consideriamo con minor slancio ottimistico la prospettiva di una diffusione globale della democrazia e siamo consapevoli



