- Vigilia di Papeete in salsa grillina. L’attacco durissimo a Conte ha l’effetto di stopparlo, almeno secondo il ministro che accusa apertamente il presidente di «una radicalizzazione in corso che anche rispetto alla politica estera».
- C’è l’ipotesi di una mozione autonoma sull’Ucraina. Ora il presidente deve smentirla. Intanto usa il sarcasmo contro l’ex capo del movimento.
- Che, dicono i suoi, da oggi non starà più zitto: «Le sue posizioni saranno rese pubbliche, sarà una costante». Non è che l’inizio
Se non era la vigilia di un Papeete in salsa grillina, ci mancava poco. Forse mancava solo il mojito. L’attacco durissimo di Luigi Di Maio a Giuseppe Conte nella tarda mattinata di ieri ha l’effetto di stopparlo, almeno secondo il ministro che accusa apertamente il presidente di «una radicalizzazione in corso che anche rispetto alla politica estera e alle alleanze storiche vede un’ambiguità su cui non concordo». Se ora Conte vorrà smentirlo dovrà fare molti passi indietro rispetto alle sue stes



