Luigi Di Maio in questi giorni resta defilato, ma intanto allunga l’occhio al secondo giro di consultazioni, preparandosi all’eventualità che le trattative per il Conte ter falliscano. E a quel punto, tolto di mezzo il suo principale competitor, potrebbe far fruttare tutti i crediti maturati in questi anni
- Mentre il Movimento, durante l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Cinque stelle, si spaccava sull’opportunità di riprendere il dialogo con Italia viva Di Maio è rimasto in silenzio.
- Se il sostegno per un Conte ter non dovesse esserci, si concretizzerebbe l’uscita di scena di un rivale fortissimo per Di Maio, a livello di gradimento e visibilità, all’interno del Movimento, ma anche fuori.
- Insomma, se dovesse arrivare il dopo-Conte avrebbe l’ex capo politico giocherà senz’altro un ruolo di rilievo, fosse anche nell’ombra.
Durante l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Cinque stelle, martedì sera, Luigi Di Maio non è intervenuto. Una decisione inaspettata per un volto di punta del Movimento, in un momento così delicato, che non è sfuggita a molti suoi colleghi parlamentari. Il ministro degli Esteri sembra «defilato», dice un senatore. Dopo diversi giorni in cui ha rilasciato ampie interviste per manifestare il proprio sostegno a Conte, nelle ore immediatamente successive alle dimissioni non si è sentita mo



