Prassi capovolte

Draghi cede ai capricci dei partiti. Il governo debole delle consultazioni

AFP or licensors
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  • Per contenere una maggioranza litigiosa, il premier si siede al tavolo con le forze politiche sul catasto. Una pratica irrituale che racconta di un governo fragile, stretto fra la guerra in Ucraina e la crisi energetica.
  • Per due giorni l’esecutivo avvierà delle consultazioni alla Camera con i singoli partiti di maggioranza, alcuni dei quali, come Lega e Forza Italia, riluttanti sul tema della riforma del catasto contenuta nella delega. Il programma è stato fissato con tanto di orari e date. 
  • Ieri il premier, mentre in aula rispondeva ad alcune interrogazioni in aula alla Camera, ha parlato anche del catasto. Mentre elencava alcuni numeri relativi ai gettiti fiscali si è corretto scusandosi con una battuta: «Scusate, ma è diventata una materia così emotiva che mi sbaglio anche io».

Quando un governo è debole i partiti che lo fanno quello che vogliono. E se i partiti fanno quello che vogliono il governo deve cercare di conteneteli. Il governo di Mario Draghi, all'ombra dell'invasione ucraina e della crisi energetica, è nel mezzo di questo cortocircuito. Ne è riprova l'ultima decisione presa in merito alla legge delega di riforma fiscale e del catasto: il governo per due giorni, giovedì e venerdì, avvierà delle consultazioni alla Camera con i singoli partiti di maggioranza,

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