La Lega e Claudio Durigon ripartono dalla capitale. Ripartono da La Rustica, quartiere nel cuore di Roma est, dove però Durigon non si presenta. E pensare che doveva essere il suo ritorno in pubblico dopo le dimissioni e il caos di fine agosto. Sarà per un’altra volta.

L’occasione, a un mese esatto dal voto, era la presentazione di due dei candidati al consiglio comunale del partito di Matteo Salvini. Sul palco Maurizio Politi (capogruppo uscente del partito in consiglio comunale) e Flavia Cerquoni, presentati insieme a Roberto Santoro, candidato alla presidenza del IV municipio, alla presenza dell’europarlamentare Cinzia Bonfrisco.

Tra i presenti molti famigliari e amici stretti. Una presentazione quasi sottotraccia, con pochi giornalisti, telecamere praticamente inesistenti, in una location privata con un giardino curato una ventina di tavolini e altrettante sedie. Appesi agli alberi e all’impalcatura delle luci le bandiere della Lega e una con la scritta «Prima l’Italia, bella, libera e giusta».

Una signora di mezza età, dopo aver dichiarato il suo voto «sempre a destra» dice: «Il programma non lo conosco, ma prima sono tutti buoni a parole, poi bisogna vedere cosa combinano. Certo, potrebbero farsi vedere anche a Ponte di Nona, lì è pieno di giovani, dicono che ci sia andato solo Calenda finora e che c’era tanta gente». Ma l’attesa è tutta per i due ospiti d’onore della serata: il candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti e, per l’appunto, Durigon.

Assenza giustificata?

Dopo le dimissioni dello scorso 26 agosto questa era per lui la prima uscita politica pubblica. Durigon ha pagato le sue frasi sul parco di Latina intitolato ai giudici Falcone e Borsellino (che per lui andrebbe invece reintitolato ad Arnaldo Mussolini, fratello minore di Benito). Ma, come raccontato da Domani, anche i suoi rapporti con uomini considerati vicini ai clan locali di Latina lo hanno reso difficilmente difendibile da Salvini.

Ciò nonostante resta l’uomo forte della Lega nel Lazio. Grande collettore di consensi grazie anche alle relazioni tessute mentre era vicesegretario dell’Unione generale dei lavoratori (Ugl). Uno di cui è difficile fare a meno, soprattutto in campagna elettorale. A confermarlo è la candidata Cerquoni secondo la quale condividere il palco con l’ex sottosegretario non è motivo di imbarazzo: «Non ne vedo il motivo, Claudio ha sempre fatto il suo lavoro. È una figura di livello che ha saputo costruire la Lega a Roma. Su Claudio ho massima fiducia, ha chiarito le sue affermazioni e si è dimesso nonostante non dovesse farlo».

Peccato che alla fine Durigon non si sia presentato. Secondo gli organizzatori per “motivi famigliari”, secondo indiscrezioni perché occupato nel risolvere il caos delle liste elettorali della Lega a Roma. Di certo c’è che nelle ultime settimane la Lega non ha certo messo in mostra il suo pezzo da novanta.

E se il 5 agosto Salvini aveva partecipato a “Estate Romana”, un evento organizzato sempre nel IV Municipio per la raccolta firme dei candidati, insieme a Michetti, Politi, Cerquoni, Santoro e anche Durigon. Il 23 agosto il leader del partito era tornato nel quartiere, ma senza il suo braccio destro. L’assenza di ieri, insomma, difficilmente può essere letta solo come un problema personale o organizzativo.

La corsa elettorale

Intanto la Lega prosegue con la propria campagna e per la presidenza del IV municipio, zona Tiburtina, punta tutto su Roberto Santoro. Il leghista affronterà Roberta Della Casa dei Cinque stelle, Massimiliano Umberti per il Partito democratico e Federico Sciarra per Calenda.

Tutti volti nuovi rispetto alla scorsa tornata elettorale se non fosse per Roberta Della Casa, la vincitrice delle ultime elezioni che ha ottenuto circa il 68 per cento dei voti al ballottaggio. Una sua riconferma non appare così scontata, non soltanto per l’evidente calo nei sondaggi dei grillini e della sindaca Raggi, ma anche perché Della Casa era stata sfiduciata dai consiglieri del IV municipio nel maggio del 2020, salvo poi essere nominata come commissaria a titolo gratuito dalla stessa Raggi. Una decisione che di fatto ha mantenuto la presidente a capo del municipio aprendo una piccola frattura negli ambienti grillini della capitale. A questa tornata elettorale Roberto Santoro spera di ottenere qualche voto in più rispetto ai 1.901 (circa il 2,44 per cento) ottenuti da “Noi con Salvini” nel 2016.

I candidati leghisti al consiglio comunale romano presentati ieri sera sono invece Maurizio Politi e Flavia Cerquoni. Il primo, classe 1984, ha ricoperto varie cariche politiche nel V e VI Municipio prima di diventare consigliere comunale nel 2016. Nel suo curriculum vitae spunta anche un’esperienza dal 2006 al 2008 all’interno dell’Ugl, il sindacato di destra nei cui vertici c’era anche Durigon, in cui Politi era impiegato nell’assistenza fiscale.

Attualmente è anche capogruppo capitolino per la Lega e ha ottime relazioni con l’altra candidata al consiglio comunale, Flavia Cerquoni. Classe 1987 ha ottenuto 8mila preferenze alle ultime tornate regionali dove era candidata con il partito di Giorgia Meloni. Ora nella nuova veste politica è entrata nei vertici della dirigenza leghista romana. La squadra leghista guidata da Durigon sembra avere un discreto successo nelle periferie, chissà se basterà la pasta offerta a tutti a fine serata per dimenticare la triste parabola del braccio destro di Salvini.

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