L’ufficialità è arrivata martedì mattina, quando la presidente del Senato Elisabetta Casellati ha certificato la presenza dei dieci senatori necessari per fondare un nuovo gruppo a palazzo Madama: Europeisti-Maie-Centro democratico. Un raccoglitore che si è formato negli ultimi giorni come sostegno al premier Giuseppe Conte. In realtà per il momento raccoglie solo parlamentari che avevano già votato la fiducia al Conte II, ma la formazione sta lavorando per allargarsi. Il nucleo centrale è il Movimento associativo degli italiani all’estero a cui si è aggiunto, come rappresentante del Centro democratico di Bruno Tabacci, il senatore ex grillino Gregorio De Falco. La nuova formazione ha poi aggiunto l’appellativo “europeisti”, ma il nome poteva essere ancora più lungo: la senatrice Sandra Lonardo, che aveva in un primo momento partecipato alla fondazione, si è ritirata proprio perché non è stata accettata la sua proposta di aggiungere le parole “Noi campani”, dal nome della sua formazione. Una soluzione che le avrebbe permesso di evitare di raccogliere, alle prossime elezioni, le 20mila firme necessarie per candidarsi. Ma chi sono i dieci responsabili, volenterosi, europeisti sostenitori di Conte?

Ricardo Merlo

Ricardo Merlo (LaPresse)

Età e incarico: Nato nel 1962, eletto col Maie, è stato in questa legislatura sottosegretario agli Esteri (Conte I e II)

Merlo, nato e cresciuto a Buenos Aires dove ha lavorato come giornalista, è stato a lungo protagonista attivo delle associazioni degli italiani all’estero. Nel 2006 si è candidato nella circoscrizione estero della Camera nella lista Associazioni italiane in Sud America. Nel 2007 ha fondato il proprio movimento, con cui viene rieletto nel 2008, nel 2013 e nel 2018. Sottosegretario quando ministro degli Esteri era Enzo Moavero Milanesi, viene riconfermato da Luigi Di Maio. Uno sguardo ai suoi profili social, dove solo da poco tempo ha affiancato l’italiano allo spagnolo, mostra numerose versioni del suo volto sovrapposto, con Photoshop, a simboli di “italianità”, dal Colosseo alla Ferrari.

Adriano Cario

Età e incarico: Classe 1972, eletto col Maie, membro della Commissione industria

Uruguagio di nascita, vive a Buenos Aires, dove è stato direttore dell’Eco dell’Italia e presidente dell’Associazione centro calabrese di Buenos Aires. Eletto nel 2018 con l’Unione sudamericana emigrati italiani, dopo appena due mesi è passato al Maie. La sua scheda di attività sul sito del Senato registra ben due interventi su due testi che ha presentato da cofirmatario, uno per l’istituzione di una commissione per gli Affari degli italiani all’estero e un’altra per destinare una parte dell’otto per mille per la promozione della lingua e della cultura italiane all’estero. Per nessuna delle due proposte è ancora iniziato l’esame parlamentare.

Andrea Causin

Età e incarico: Nato nel 1972, è stato eletto con Forza Italia, membro della commissione Difesa

Dopo anni nella Gioventù Aclista, la sua attività politica inizia nel 1994 con un incarico da consigliere comunale a Martellago, in Veneto, per il Partito popolare italiano di Mino Martinazzoli. Quindi un periodo in Consiglio regionale nelle file del Pd (2005-2011). Causin lascia il partito in dissenso con la linea della segreteria Bersani e si avvicina a Italia futura, il progetto di Luca Cordero di Montezemolo. Nel 2013 viene eletto deputato con Scelta civica, di cui è responsabile organizzativo. Nel 2017 passa a Forza Italia, con cui viene eletto al Senato l’anno successivo. È stato tra i 64 firmatari che hanno promosso il referendum sul taglio dei parlamentari.

Saverio De Bonis

Età e incarico: 50 anni, eletto con il Movimento 5 stelle, membro della commissione Agricoltura

Al momento della sua elezione, nel 2018, è presidente dell’associazione GranoSalus. Tra i suoi impegni spicca una proposta di legge per la ricostituzione del Corpo forestale dello stato, ma è stato molto attivo anche su tematiche come la Xylella o lo smaltimento dei fanghi di depurazione. Si è iscritto al gruppo Misto dopo la sua espulsione dal M5s: la candidatura di De Bonis era stata giudicata irregolare dal collegio dei probiviri perché il senatore lucano non avrebbe comunicato una condanna della Corte dei conti.

Maurizio Buccarella

Maurizio Buccarella (LaPresse)

Età e incarico: Classe 1964, eletto col M5s, membro della commissione Finanze

Dopo un lungo periodo di militanza della prima ora nei meetup grillini in Puglia, Buccarella viene eletto già nel 2013 e per un periodo è anche capogruppo al Senato dei Cinque stelle. Subito dopo la rielezione nel 2018 emerge però che il senatore non ha restituito interamente la cifra prevista dalle regole interne del Movimento. Dopo un periodo di autosospensione, mentre Buccarella esplicita la volontà di mettersi in pari con i pagamenti, la cifra da rifondere, piuttosto che diminuire, aumenta. L’episodio porta all’espulsione definitiva dal gruppo del senatore. Il senatore pugliese commenta spiegando che 3mila euro mensili netti (quel che rimaneva dopo le restituzioni) a fronte di sette giorni di lavoro non gli avrebbero permesso, dopo cinque anni, di tornare al suo impiego precedente «con una accettabile serenità».

Gregorio De Falco

Gregorio De Falco (LaPresse)

Età e incarico: Nato nel 1965, eletto col Movimento 5 stelle, membro delle commissioni Lavori pubblici, del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, del comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione e della giunta per le Autorizzazioni

Il capitano è stato eletto nel 2018 col M5s dopo aver raggiunto la notorietà per aver intimato nel 2012 al comandante Francesco Schettino di risalire a bordo («cazzo») durante la tragedia della Costa Concordia. Nelle ultime settimane di campagna elettorale, sua moglie si è presentata dai carabinieri per raccontare che De Falco avrebbe alzato le mani contro di lei e la loro figlia. Ma non c’è mai stata una denuncia. La sua militanza nel Movimento è durata poco: a fine 2018 è stato espulso per reiterate violazioni del Codice etico, dopo che il senatore aveva votato contro i decreti Sicurezza e il decreto Genova. Da allora, da senatore iscritto al Misto, l’ex cinque stelle ha sostenuto in maniera continuativa il Conte II, ottenendo anche che una sua risoluzione sulla gestione della pandemia fosse accolta dal governo.

Gianni Marilotti

Età e incarico: Nato nel 1953, eletto col Movimento 5 stelle, presidente della commissione per la Biblioteca e per l’archivio storico

Lo scrittore è stato candidato dal Movimento in Sardegna per la prima volta nel 2018: a dicembre 2019 è tra i firmatari del referendum sul taglio dei parlamentari pur avendo solo pochi mesi prima votato a favore della riforma costituzionale.

Ha proposto alcuni testi di legge per l’abolizione del segreto funzionale degli atti delle cessate Commissioni parlamentari. A fine 2020 ha lasciato il M5s per il gruppo delle Autonomie.

Mariarosaria Rossi

Maria Rosaria Rossi (LaPresse)

Età e incarico: Classe 1972, eletta con FI, membro della commissione Ambiente

Da sempre vicinissima a Silvio Berlusconi, la sua carriera politica inizia con l’elezione alla Camera nel 2008.

Dopo il suo allontanamento dal cerchio magico in seguito al fidanzamento di Berlusconi con la deputata Marta Fascina, la senatrice si è ritagliata un nuovo ruolo nel neonato gruppo degli europeisti: è stata lei a insistere per non inserire il simbolo di Lonardo nella denominazione ufficiale della formazione. In queste ore sempre lei sta gestendo i contatti con alcuni forzisti in uscita per aumentare gli iscritti al gruppo.

Raffaele Fantetti

Età e incarico: Nato nel 1966, eletto con FI, membro della commissione Finanze

Fantetti è stato scelto come capogruppo della neonata formazione: a scuola dai gesuiti, si laurea in Giurisprudenza e lavora come avvocato a Londra, dove viene eletto nella circoscrizione esteri nel 2008, ma non nel 2013. Nella sua attività legislativa ha svolto soprattutto il ruolo di cofirmatario di proposte di legge.

Tatjana Rojc

Età e incarico: Nata nel 1961, eletta col Pd, membro della commissione Difesa

È stata lei il decimo componente che ha permesso al nuovo gruppo di nascere, uscendo temporaneamente dal Pd. Scrittrice italiana di lingua slovena, è stata eletta nel 2018 ed è stata molto attiva sulla tutela delle lingue minoritarie.

 

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