il disegno di legge valditara verso l’approvazione

Educazione sessuo-affettiva: l’appello di Gino Cecchettin arriva in aula, la maggioranza lo ignora

Gino Cecchettin
Gino Cecchettin
Gino Cecchettin

Mentre in commissione femminicidi il padre di Giulia Cecchettin ricorda che «l’educazione serve a partire dalla scuola dell’infanzia», in Aula la maggioranza boccia le pregiudiziali e tutti gli emendamenti correttivi. Tranne uno per emendare sé stessa: cade il divieto sulla scuola media, grazie a un emendamento dell’opposizione. Dal Carroccio, Sasso denuncia «60 anni di ideologia post-68 nelle scuole» e la Lega corre verso l’approvazione

«L’educazione serva a partire dalla scuola dell’infanzia». Sono le parole di Gino Cecchettin, papà di Giulia Cecchettin e presidente della fondazione che porta il nome della figlia uccisa due anni fa. Le pronuncia davanti alla commissione parlamentare sul femminicidio. Proprio a poche ore dalla discussione generale sul ddl consenso informato a Montecitorio. La sua voce risuona alla Camera come un eco fragile: tutti i parlamentari di opposizione la citano, ma nessuno nella maggioranza sembra asco

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