Continuano i contatti tra partiti per la definizione delle alleanze in vista delle elezioni. A sinistra, i veti incrociati rendono la vita difficile a Enrico Letta, che oggi pomeriggio ha incontrato anche Beppe Sala e Luigi Di Maio per capire come rafforzare il legame con Insieme per il futuro. Contemporaneamente, il segretario dem sta sondando gli altri centristi: Carlo Calenda ha già detto che Azione sarebbe disponibile a patto che il candidato premier non sia Letta. Matteo Renzi, invece, annuncia che Italia viva correrà sola. Intanto, Letta lavora anche su nuovi patti con Sinistra italiana di Nicola Fratoianni. Chiuse per ora le porte al Movimento 5 stelle, anche se non sono del tutto esclusi accordi sulle singole candidature. 

Anche a destra la situazione è complicata: l’ultimatum di Giorgia Meloni, che spinge perché venga confermata la regola che prevede che il partito che raccoglie più voti proporrà il premier, si scontra con l’opposizione di Forza Italia e Lega, che vogliono aspettare i risultati delle elezioni. 

La diretta

20.26 – Davide Crippa si dimette da capogruppo della Camera del Movimento 5 stelle. Crippa era stato alla guida della fronda anti Conte che aveva tentato fino all’ultimo di trovare un modo per mantenere il M5s nel governo.


19.52 – «Il M5s non è irresponsabile» dice Giuseppe Conte in una diretta Facebook. «Il Pd ci ha sorpreso, perché non ha speso una parola» per difendere le istanze sollevate dai Cinque stelle. «Se qualcuno pensa che il M5s debba accettare un’agenda non condivisa, questo non ci può riguardare» ha aggiunto, spiegando che il Movimento dopo la scissione di Di Maio ha rinunciato a chiedere un rimpasto di governo. «È evaporato in una sola giornata, in cui non siamo neanche stati consultati, il cashback, è stato aggredito il reddito di cittadinanza» dice Conte, elencando le misure del Movimento che sono state «smantellate» dal governo Draghi. 

«La campagna elettorale è già stata definita dai mass media del pensiero unico» dice Conte, facendo riferimento alla polarizzazione del voto tra Pd e Fratelli d’Italia. «Ci sarà una sorpresa, ci sarà il M5s con la sua agenda progressista. Saremo il terzo polo, il terzo campo». 

«Sono rimasto delusissimo da Gualtieri, l’ho coinvolto nel Green deal e poi mi sono ritrovato la proposta del termovalorizzatore» dice il presidente del Movimento.


19.47 – Silvio Berlusconi è arrivato a Roma. Il leader di Forza Italia, che alloggia a Villa Grande, parteciperà domani al vertice del centrodestra in programma alle 17 a Montecitorio.


17.52 – «Ho dato una mano a Letta nel passaggio della sua candidatura a Siena, senza Italia viva le cose sarebbero andate diversamente in quel collegio. Voglio pensare che la distanza tra noi e Letta sia solo politica e non legata a fatti personali. Se fosse legata a fatti personali sarebbe un problema solo suo, non mio» ha detto Matteo Renzi, intervistato dall’AdnKronos.


17.50 – «Di fronte a questa destra, la peggiore, che rappresenta le peggiori lobby serve un'esame di coscienza per costruire la più larga convergenza». Lo ha detto il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni nel corso della presentazione dell'Allenaza Verdi-Sinistra. Una frase che non chiude a un’ampia alleanza elettorale con il resto del centrosinistra. 


17.16 – Il vertice di centrodestra dovrebbe tenersi domani alle 17 a Montecitorio. Parteciperanno il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi; il segretario della Lega, Matteo Salvini; la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni; i vertici dell'Udc Lorenzo Cesa e Antonio De Poli e Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia.


17.01 – Si è appena concluso l’incontro tra Letta, Di Maio e Sala. Il sindaco di Milano dovrebbe aver fatto da punto di contatto tra i due leader di partito per mediare sulla eventuale collocazione dei dimaiani nelle liste del centrosinistra. A coordinare la corsa di Insieme per il futuro saranno Bruno Tabacci, che ha concesso a Di Maio il suo simbolo per formare il gruppo parlamentare al Senato, e Gianfranco Librandi, deputato di Italia viva ma ormai convertito alla causa dimaiana. 


16.47 – «Non farò strada con Gelmini e Brunetta, a prescindere. Non mi troverà mai nessuno sulla stessa strada di chi da ministro insultava un lavoratore, di chi ha tagliato in modo impressionante i finanziamenti alla scuola pubblica. Nessuno mi troverà mai lì perché non avrò mai un programma comune con chi sostiene queste cose, non lo potrei mai avere in nessuna modalità». Lo ha detto Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, alla presentazione del simbolo. Una presa di posizione che crea nuovi problemi a Letta: i ministri fuoriusciti di Forza Italia guardavano infatti con attenzione il progetto di Calenda, che si è dichiarato aperto a incontrare Gelmini. L’ex ministro aveva anche detto in un’intervista a Repubblica che per concludere un’alleanza col Pd Letta avrebbe prima dovuto liberarsi di alcune «frattaglie a sinistra».


16.36 – Domani il Senato discuterà le modifiche al regolamento di palazzo Madama necessarie dopo il taglio dei parlamentari. La riforma del regolamento è in discussione già da tempo ma le elezioni incombenti hanno accelerato i tempi della trattazione. 


16.32 – «Dobbiamo mettere in campo una nostra proposta al paese per il suo futuro un'agenda nostra, con al centro la crisi sociale e la transizione ecologica» scrive su Facebook Goffredo Bettini, eminenza grigia del Partito democratico e padre nobile dell’alleanza con i Cinque stelle, naufragata dopo la caduta del governo Draghi. L’intervento è quello che ha pronunciato Bettini durante la direzione nazionale Pd.

Durante la riunione i dem hanno anche approvato la composizione della commissione elettorale di garanzia. L'organo sarà composto Giuseppe Battaglia, Stefano Lo Russo, Marcella Marcelli, Dario Nardella, Ilaria Piccolo, Francesco Sanna, Laura Santangelo, Assunta Tartaglione e Antonella Trivisonno.


16.28 – Sinistra italiana e Verdi hanno presentato il loro simbolo per le elezioni.


15.53 – È Ignazio La Russa, tra i fondatori di Fratelli d'Italia, a ribadire la linea del partito di Giorgia Meloni nel dibattito con il resto del centrodestra: «Noi vogliamo semplicemente che si rispettino le regole» dice all’AdnKronos. «Più perdiamo tempo a discutere di questi argomenti e più facciamo un piacere alla sinistra che punta alla narrazione di una continua litigiosità nel centrodestra».


14.16 – Alla domanda se Italia viva correrà da sola alle elezioni, il suo leader Matteo Renzi ha risposto: «Al momento assolutamente sì». Intervistato dal Tg5, Renzi ha poi aggiunto che, per cambiare decisione, serve «che qualcuno accetti le nostre idee: se non le accettano, noi abbiamo coraggio, libertà e fantasia per andare da soli».

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