Nella campagna elettorale per eleggere il sindaco di Roma i candidati si stanno sfidando anche a colpi di ventenni. Questa sarà l’elezione con più giovani tra i candidati di partiti e liste civiche, specialmente in quelle che appoggiano il candidato Pd Roberto Gualtieri e la sindaca uscente Virginia Raggi.

La strategia del Pd

Il candidato del Pd sembra aver messo in piedi una vera e propria “operazione giovani” nel comporre le liste, così da dare un volto più fresco al partito e alla sua candidatura. Ne sono un esempio le candidature tra le fila del Pd di Giovanni Crisanti, 22 anni, e Flavia Restivo, che ne ha 25. Entrambi giovani attivi sul territorio da anni e che vengono dal Pd romano.

Gualtieri ha coinvolto anche il ventunenne Federico Lobuono. 21 anni, nato a Lecce, studia comunicazione alla Sapienza di Roma da due anni. Dopo essersi fatto notare alla kermesse del Pd del Lingotto nel 2017 dall’allora segretario Matteo Renzi, lo ha seguito in Italia Viva per poi fondare “La giovane Roma”, lista con cui si è candidato a sindaco della capitale già ad ottobre.

Un mese fa, alla presentazione del suo libro “Un alieno a Roma”, a cui aveva partecipato Gualtieri stesso come ospite, Lobuono ha annunciato che si sarebbe ritirato per appoggiare il candidato del Pd. E infatti nella “Lista civica Gualtieri sindaco” compaiono otto candidati under 25 che vengono dalla Giovane Roma, tra cui Lobuono stesso. E’ a lui che Gualtieri ha affidato la stesura della parte del programma che parla di politiche giovanili.

I giovani nel Movimento

In tutta risposta Virginia Raggi ha scelto di inserire nella lista civica a sostegno della sua candidatura due ventenni. Il primo è Jacopo Colalongo, un ragazzo di 20 anni, uscito un anno fa dal liceo Mamiani. Si è fatto notare dalla sindaca a dicembre, tanto da guadagnare un posto nella sua lista civica, durante un’iniziativa della sua associazione culturale GenZ-Start, fondata con altri ragazzi under 25 e che si occupa di diffondere la cultura tra i giovani del quartiere Ottavia, lo stesso in cui abita la sindaca Raggi.

L’altro ragazzo nella “Lista civica Virginia Raggi” è Marco Colarossi. Ha 21 anni, e diversamente dal suo compagno di lista Colalongo, è iscritto al Movimento 5 stelle da 8 anni e fa politica da quando aveva 14 anni. Nel 2014 in seguito al successo del suo blog partecipa come ospite ad alcune puntate di Piazzapulita, e nel 2019 diventa collaboratore parlamentare di un senatore 5 stelle. Oggi collabora con tre parlamentari: un cinque stelle, un ex cinquestelle e il deputato Luigi Marattin di Italia Viva.

Il lavoro per un esponente renziano e la candidatura con Virginia Raggi possono sembrare una contraddizione, ma Colarossi ci tiene a spiegare: «Ho una partita Iva e quello di collaboratore è il mio lavoro. Sono sempre stato iscritto al Movimento 5 stelle, anche se più volte non mi sono trovato d’accordo con alcune loro scelte. In particolare quando il Pd ha fatto cadere Marino mi sono schierato apertamente con lui, partecipando al gruppo #MarinoRipensaci, e ho adesso con l’ex sindaco un rapporto di amicizia. Mi ha fatto un in bocca al lupo per la mia candidatura. Ero contrario al giustizialismo con cui il mio Movimento ha contribuito a far cadere Marino, io sono garantista».

I programmi dei giovani

Ora, da candidato nella lista di Virginia Raggi, dice che, se sarà eletto, si concentrerà su politiche giovanili e scuola, mentre Colalongo dice che il suo obiettivo sarà «combattere il disagio e degrado giovanile, continuando sulla strada del riscatto delle periferie di Virginia Raggi, che in questi anni ha messo le basi perché possa nascere la Roma del futuro».

Quando gli viene chiesto quali progetti abbia per la città, risponde: «Bisogna partire dal confronto con cittadini e giovani. Da fine agosto comincerò a farlo, e sto studiando con alcuni ragazzi che mi sostengono un programma e una serie di proposte che vorremmo portare in Campidoglio».

Chi ha invece già pronte proposte e programma sono i due giovani candidati di area Gualtieri. Federico Lobuono ha pubblicato il suo programma a settembre, quando si era candidato come sindaco: «Il nostro programma si sviluppa su dieci aree tematiche, tra cui cultura, ambiente, scuola e smart city. Lo abbiamo scritto insieme a degli esperti per ogni area. Roma non è una città universitaria, non è a misura di giovane, e le opportunità di lavoro sono scarse. Per questo sto cercando di portare quanti più giovani possibile direttamente nelle istituzioni e ho proposto l’istituzione di un Consiglio capitolino dei giovani».

La stessa proposta figura anche tra quelle fatte dal candidato della lista civica di sostegno a Raggi, Jacopo Colalongo. Lobuono commenta dicendo: «È un’idea che abbiamo espresso la prima volta a settembre, quasi un anno fa. In ogni caso mi auguro che vengano eletti quanti più giovani possibile, in maniera trasversale. Ma bisogna studiare molto per avere un ruolo in politica».

Anche Flavia Restivo, attivista femminista di 25 anni, autrice di un blog su l’Espresso e iscritta al Pd da 7 anni, ha le idee chiare: «Ho già pronte 5 mozioni che, se verrò eletta, porterò in Campidoglio cercando di farle approvare. Ho deciso di puntare su proposte concrete ma realizzabili: abolizione dell’Iva sugli assorbenti, un piano di riforma della mobilità, l’abolizione delle logiche proibizioniste che hanno mortificato la vita notturna nell’era Raggi, educazione civica, sessuale e di parità di genere nelle scuole. E infine una mozione per aiutare i cittadini ad impegnarsi per tenere pulita la città».

Restivo viene dalla militanza nel partito e nella sezione giovanile, i Giovani Democratici, su cui però ha qualche riserva: «Per i giovani è difficile fare politica, nella mia esperienza non sempre ho trovato appoggio da parte dei miei “compagni”, soprattutto dai Giovani Democratici del 9° municipio, dove ho trovato invidie personali e correntismi che non dovrebbero appartenere alle sezioni giovanili e che non permettono di avere un impatto sulla politica del partito».

Un’altra scommessa giovane di Gualtieri è Giovanni Crisanti, che a 22 anni è parte dell’Assemblea nazionale del Pd, partito a cui è iscritto da 3 anni, e che si è fatto notare a Roma quando ha fondato l’Associata, un’associazione che riuniva le principali esperienze giovanili della capitale per produrre proposte da indirizzare all’amministrazione. »Uno dei problemi principali dei giovani a Roma – dice – è che mancano spazi di qualità per chi vuole fare sport o arte. Per questo motivo mi sto concentrando su un piano che permetta a tutti i ragazzi di avere uno spazio per fare sport all’aperto, e per creare una Art factory dove gli artisti possano trovare un luogo dove sperimentare e crescere».

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