Nelle liste di Cirielli saluti romani e negazionismo della violenza maschile: è il laboratorio campano della destra

Attorno a Edmondo Cirielli, candidato alla presidenza della regione Campania da Fratelli d’Italia, si stringe quella destra che da anni tiene insieme nostalgie del Ventennio, potere politico e populismo demagogico. Nel teatro della campagna elettorale, tornano volti e linguaggi del passato, tra rigurgiti fascisti mai smentiti e negazionismi sulla violenza di genere. Casa Farnesina, Cirielli ingaggia il figlio dell’amica Negazionismi e braccia tese L’avvocato Angelo Pisani, entrato nelle liste di Cirielli, è una figura nota nella borghesia napoletana. Lo stesso che, come questo giornale aveva raccontato, nell’ultimo anno ha attaccato apertamente le politiche di contrasto alla violenza maschile contro le donne proponendo l’istituzione del numero 1523 “contro la violenza delle donne sugli uomini”. Autore del libro Se questo è ancora un uomo. La violenza ignorata – che in una foto sui social il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sfoglia interessato – Pisani, al programma La Zanzara, ha sostenuto che «la donna vittima conviene al sistema [...]perché in Italia ci sono centri antiviolenza finanziati dai contribuenti con milioni di euro», che «non esiste alcuna strage di donne, i numeri sono in diminuzione». Sanità, fondi Pnrr (e regionali). Indagine sul Cirielli show Ha inoltre accusato le “associazioni femministe” di «spettacolarizzare la violenza delle donne» e ha chiesto di «estendere il numero 1522 anche agli uomini, visto che è pagato anche da loro». Parole che si sono inserite nella pratica quando la senatrice Valeria Valente aveva criticato l’apertura, a Roma, del centro uomini maltrattati. Pisani, infatti, aveva presentato, contro la senatrice, un esposto alla Procura di Napoli per “istigazione all’odio o alla discriminazione – omofobia, abuso della funzione pubblica, diffamazione aggravata ai danni di soggetti vulnerabili e associazioni”; diffondendo sui social il contenuto dell’esposto. Oltre a Pisani, nelle liste della destra, c’è Marco Nonno: figura di spicco della destra napoletana, amante dei saluti fascisti e di gruppi musicali di estrema destra – come hanno raccontato le inchieste di PiazzaPulita – coordinatore di FdI a Napoli con cui, qualche giorno fa al teatro Sannazaro, ha aperto la campagna di Cirielli in compagnia del ministro Guido Crosetto. Sangiuliano candidato, FdI ha paura del flop e va a caccia di voti Impresentabili «Non sorprende la presenza di fascisti di lunga data e altri soggetti “impresentabili” nelle liste a sostegno di Edmondo Cirielli – dice Rosario Andreozzi di Avs – Lo stesso candidato presidente per il centro destra definì il fascismo carico “di uno straordinario spirito di libertà”. Forse lo spirito di cui parlava è quello degli esili, delle incarcerazioni, degli assassinii degli oppositori politici, delle leggi razziali e di tutto quell’armamentario ideologico che causò milioni di morti». Per Andreozzi la maggioranza di governo «che si sta battendo il petto per portare Edmondo Cirielli a Palazzo Santa Lucia, non sa fare altro se non sdoganare il fascismo in ogni sua forma». Se si guarda al decreto Terra dei Fuochi, ad esempio, si trovano solo «pene inasprite per gli ecoreati, senza che questo sia supportato da fondi sufficienti per le bonifiche e la messa in sicurezza di quel territorio» e senza tener conto dei pareri dei comitati ambientali, «che sono i veri occhi della regione: donne e uomini che hanno sempre raccontato la verità battendosi contro i roghi e i veleni». Anche Eleonora De Majo della direzione nazionale di Sinistra Italiana, già assessora alla cultura di Napoli, dice che la novità legata alla campagna elettorale della destra campana è l’investimento «che ha deciso di fare in extremis il governo nazionale, con tutta la passerella dei ministri che sono venuti e che verranno a sostenere Cirielli e che sicuramente radicalizzano i contenuti della proposta politica». Per il resto i candidati più in vista sono sempre gli stessi, «i soliti nomi noti del centrodestra napoletano – alcuni mascherati da civici nella lista del presidente – difensori di potentati economici più o meno rilevanti, promotori di populismo maschilista, misogino o nostalgico che oggi viene ringalluzzito dal “credito nazionale” delle loro campagne contro i poveri o contro le donne». Prima la famiglia e gli amici: ecco la premiata ditta Cirielli Ma la Campania è la terza regione più esposta in Europa al rischio di esclusione sociale: «Questo i cittadini lo sanno – ricorda De Majo – perché lo vivono ogni giorno sulla propria pelle. Serve di certo un cambio di passo vero e radicale ma non può certo venire da chi da sempre, sia a livello locale che nazionale, promuove come unica ricetta la privatizzazione di tutti i servizi pubblici». De Majo conclude: «Questo governo è nemico del sud, taglia e mortifica il meridione e non ha alcun interesse a risolvere i problemi sociali se non con un ottuso e inutile approccio repressivo».