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Adesso Schlein deve decidere se e come vuole governare il Pd

LaPresse
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  • Lunedì pomeriggio Schlein ha fatto il suo ingresso da leader al Nazareno per il “passaggio di consegne” con il segretario uscente. Un gesto solo simbolico: ufficialmente sarà eletta dall’Assemblea nazionale il 12 marzo.
  • Lì dovrà presentare la sua squadra: la prima occasione per dimostrare di non voler spaccare il partito, salvo inciampi delle prossime ore. Gli sconfitti per ora restano in attesa.
  • Per la vicesegreteria circola il nome del deputato Marco Furfaro, fra i primi a schierarsi con Schlein, che però giura «di non saperne niente». Un altro deputato, Marco Sarracino, sarà il capo dell’organizzazione.

Il primo a sbattere la porta, all’indomani della vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd, è Beppe Fioroni, ex ministro, ex Dc, ex Margherita, consigliere di Lorenzo Guerini al ministero della Difesa. Dice che il Pd «è diventato un partito di sinistra». L’addio in sé poco sposta: Fioroni era già in grande sofferenza con il segretario Enrico Letta e ora va a rimpolpare una «piattaforma popolare». Se un Fioroni farà primavera, ovvero darà il via a una scissione (esclusa da tutti) o ad altr

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