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Eni, mance e bonus: il grande assalto al Recovery Plan

LaPresse
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Nelle 153 pagine del piano – il documento è disponibile gratis sulla app di Domani – c’è anche la classica frammentazione tipica delle leggi di Bilancio tradizionali. E una serie di sostegni ad alcuni settori e aziende che riceveranno la manna europea senza la richiesta di dare nulla in cambio, il caso più evidente è quello del colosso energetico

  • Nelle 153 pagine della bozza del governo sul Recovery Plan – il documento è disponibile gratis sulla app di Domani – ci sono molte misure coerenti con gli scopi del programma Next Generation Eu ma anchela classica frammentazione della spesa in mille rivoli che è tipica delle leggi di Bilancio tradizionali
  • Alcuni settori e aziende riceveranno la manna europea senza la richiesta di dare nulla in cambio.
  • Il caso più evidente è quello dell’Eni che si vede finanziare una transizione dal petrolio alle energie verdi per miliardi di euro.

Ci sono anche tanti progetti che rispettano lo spirito del piano Next Generation Eu, nell’ultima bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del governo Conte, datata 29 dicembre. Per esempio, 360 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca di cinque anni gestiti da giovani ricercatori, sul modello degli ERC europei, per attirare talenti in Italia e dar loro modo di fare esperienze importanti a fini di carriera. Oppure il programma per potenziare la formazione in materie STEM

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