Dalla lotta contro il porno all’adozione degli embrioni, il bilancio del ministero guidato da Eugenia Roccella è segnato da misure spot: l’assegno unico che non riduce la povertà (Caritas), il contrasto alla violenza di genere giudicato insufficiente, il silenzio sulle violenze omotransfobiche e il congelamento del piano nazionale contro razzismo, xenofobia e intolleranza
Tre anni di annunci, polemiche, contestazioni. Tre anni di vuoto. Il ministero alle pari opportunità, alla Famiglia e alla natalità guidato da Eugenia Roccella scansa ogni traguardo concreto grazie a una predisposizione naturale alla polemica o alla gaffe. È una fatale circostanza quella che ha portato Roccella a criticare i viaggi di istruzione ad Auschwitz (ridotti a «gite») proprio a dieci giorni dal suo terzo anno al ministero. La sua capacità di conquistare le prime pagine, con uno scontro



