Italia

Cefis, ancora congetture: l’eterna fascinazione della leggenda nera

Eugenio Cefis (LaPresse)
Eugenio Cefis (LaPresse)
  • A che punto siamo con la “cefisologia”? Il recente libro di Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani L’Italia nel petrolio (Feltrinelli) porta nuovi e inediti tasselli sulla leggenda nera che da sempre avvolge la figura di uno dei personaggi più importanti, e al tempo stesso misteriosi, della Prima Repubblica.
  • Già sottufficiale dell’esercito regio, poi comandante partigiano (fu tra i liberatori della Val d’Ossola), Eugenio Cefis fu soprattutto braccio destro di Enrico Mattei fin dal dopoguerra, prendendone il posto alla guida dell’Eni dopo la sua morte nel 1962 nell’attentato di Bascapè.
  • Il suo improvviso addio alla scena pubblica, quando nel 1977 lasciò Foro Bonaparte ritirandosi a vita privata in Svizzera, ha dato il via a una serie interminabile di congetture, ampliatesi a dismisura dopo la sua morte il 25 maggio 2004 a Lugano.

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