Italia

Fabio Fazio è il prodotto della televisione del “pasto fisso”

  • Funebre o al merito che sia, Fazio è esposto, che lo paventi o meno, all’”effetto monumento”, come è successo con la dipartita di Costanzo e come accadrebbe se Vespa in un sussulto di vitalità si traferisse a Tahiti armi e bagagli. Tutto perché a questi affetti esagerati ci abitua la tv del “pasto fisso”.
  • Negli ultimi venti anni la capacità editoriale della Rai si è progressivamente affievolita perché se al Parlamento piace un’azienda dal respiro corto e pronta a recepire lo strattone delle briglie, è fatale che nelle stanze, anche in particolare quelle altolocate, si rinsecchiscono i neuroni.
  • Fra gli spettatori c’è stato di sicuro chi, dopo tanta consuetudine, di Fazio alla fine s’è stufato. Ma, tra questi stessi e quelli che hanno resistito, qualcuno di certo allungherà il telecomando su Discovery sperando di trovarci un sapore conosciuto, ma rinnovato da un colpo di struttura. Hai visto mai che sia giunta l’ora di quell’appuntamento sera dopo sera che finora invano fu inseguito? Giusto per non ritrovarsi con un Che tempo Che faceva.

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