Il titolare della Salute difende in aula il piano vaccinale: presto 45 milioni di dosi, riaperture «con gradualismo» e nuovi vaccinatori . Garantisce che AstraZeneca «è sicuro» mentre su J&J «auspichiamo chiarezza». Il leghista in difficoltà per la mossa di Meloni
- Fratelli d’Italia annuncia una sfiducia individuale contro il ministro, Salvini non potrà votarla e già si arrende alla figuraccia: «Non è semplice governare con Pd e Speranza ma è necessario».
- Vaccinare «prima gli anziani» era l’indicazione contenuta nel piano del 2 dicembre scorso varato dal ministero. Ma le cifre date in aula, alla camera, non spiegano perché non è andata così.
- «Ragionata fiducia», secondo il ministro «per la terza settimana consecutiva scende l’incidenza e l’Rt è pari a 0,92».
A salvare il ministro della Salute dagli attacchi della Lega non sono le cifre che lui stesso fornisce in aula, o le sue previsioni, non è la professione di trasparenza né il suo «messaggio di determinazione e ragionata fiducia». A rinforzare la sua delicata posizione nel governo è una mossa di Fratelli d’Italia che mette Matteo Salvini spalle al muro e lo costringe ad ammettere che le dimissioni di Roberto Speranza non sono all’ordine del giorno, come aveva fatto capire palazzo Chigi. Ieri, do



