Italia

Forza Italia costretta al no al Mes Salvini umilia l’ex Cavaliere

Quirinale, maggio 2018. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi all'uscita del terzo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Foto LaPresse
Quirinale, maggio 2018. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi all'uscita del terzo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Foto LaPresse

Il leader della Lega avverte Berlusconi: chi dice sì alla riforma del Mes «finisce di essere compagno di strada della Lega». Il presidente azzurro si piega, ma fra i suoi scoppia il malumore

  • La minaccia del leader leghista è una vendetta per il sì allo scostamento di bilancio. Forza italia deve piegarsi. Dal Carroccio: «Ora saranno i pochi deputati e senatori che non sono d’accordo a dover decidere se restare nella coalizione o passare alla maggioranza».
  • Meloni prova a mettere una toppa alla mossa grossolana, e ringrazia ufficialmente Forza Italia per la scelta unitaria. 
  • Scoppia il caso in Forza italia: Napoli attacca Ronzulli: «Parla a nome dei gruppi parlamentari di Forza Italia oppure da new entry della Lega?»

Non basta la minaccia, ha voluto anche l’umiliazione, insieme a una serie di scortesie percepibili soprattutto a amici e parenti, cioè da chi deve sapere che il centrodestra in realtà è una destracentro, e che comunque comanda ancora lui, Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva preso malissimo di essere stato platealmente messo con le spalle al muro dal Cavaliere la settimana scorsa, sullo scostamento di bilancio, quando lo aveva costretto a votare sì nonostante i no espressi in precedenza. I

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