Partiti futuri

Quei «giovani incamiciati» di Forza Italia, i ragazzi azzurri che crescono nel mito di Berlusconi

Il segretario nazionale di Forza Italia giovani uscente Stefano Benigni, il neoeletto Segretario Nazionale di Forza Italia Giovani Simone Leoni e il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani in occasione del congresso Nazionale di Forza Italia Giovani presso il Palazzo dei Congressi Roma, 31 maggio 2025
Il segretario nazionale di Forza Italia giovani uscente Stefano Benigni, il neoeletto Segretario Nazionale di Forza Italia Giovani Simone Leoni e il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani in occasione del congresso Nazionale di Forza Italia Giovani presso il Palazzo dei Congressi Roma, 31 maggio 2025

Il movimento giovanile di FI, dopo gli attacchi ricevuti da Pontida, non vuole rispondere. Ma continua a lavorare con il nome del fondatore saldo nel simbolo di partito. «Il nome Berlusconi non rappresenta solo la persona ma dei valori, è come dire “perché c’è scritto Gesù nelle chiese?»

I giovani di Forza Italia non ci stanno a essere considerati «quattro sfigati incamiciati», come li ha definiti un esuberante ragazzo leghista munito di megafono sul prato di Pontida. Incamiciati pure pure, sfigati no. L’accusa è di aver prima invitato e poi applaudito il leader di Azione Carlo Calenda alla kermesse di Azzurra libertà di una decina di giorni fa. Per i sostenitori di un Carroccio sempre più vannaccizzato è stato inaccettabile, ancor peggio dell’invito a Fedez di pochi mesi fa. Il

Per continuare a leggere questo articolo