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Berlusconi è tornato a occuparsi del partito e tenta di sedare lo scontro interno, almeno fino al voto per il Colle. Carfagna, Brunetta e Gelmini non mollano però: 50 parlamentari sarebbero con loro per lasciare il sovranismo.
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Per gli ortodossi di Tajani, i parlamentari frondisti non sono più di dieci, ma Berlusconi sa che i potenziali nemici vanno tenuti vicini, sopratutto quando si trovano in posti strategici come i ministeri.
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La ricetta per andare avanti è fatta di realismo e ritorno alle buone maniere: riunioni ogni dieci giorni, raccordo costante sia con i ministri leghisti che con Berlusconi, che ha ripreso a frequentare la sua residenza romana e soprattutto a mettere intorno al suo tavolo per cena i maggiorenti del partito.
Forza Italia, le truppe e le strategie dei ministri dissidenti
29 ottobre 2021 • 21:00