Intervista all’architetto

Fuksas: «Il potere è dei fondi e Airbnb, le città hanno perso gli abitanti. La politica? Ormai è impotente»

È la nostra archistar, la più corteggiata all’estero, chiarisce subito di non voler entrare nel merito dell’inchiesta milanese. «Il problema non è quanto si costruisce. In proporzione, nel Medioevo si è costruito molto di più, ma perché servivano case per far vivere la gente. Oggi la questione vera, alla base, è: per chi e per che cosa si costruisce?»

A Milano ha firmato la Fiera di Rho nata dove un tempo c’era la raffineria dell’Eni, uno dei maggiori centri espositivi al mondo, tutto fatto in 26 mesi. Ma ha firmato anche quelle che lui chiama affettuosamente «le mie torrette», due torri d’autore – e di ardesia e pietra dorata – anche loro nate dalle ceneri di una fabbrica. Il maestro Massimiliano Fuksas, la nostra più famosa “archistar”, la più corteggiata all’estero, chiarisce subito di non voler entrare nel merito dell’inchiesta milanese:

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