- Il ministro del Turismo è sotto processo per fatti risalenti a quando era assessore all’Economia della giunta Maroni. In primo grado è stato assolto, ma secondo l’accusa è colpevole degli stessi reati per cui è stato condannato l’allora vicepresidente Mario Mantovani.
- Mario Draghi potrebbe mai reggere l’imbarazzo di mantenere nel suo governo un ministro condannato, e per giunta per un reato contro la pubblica amministrazione?
- Toccherà alla corte decidere se ribaltare la sentenza di primo grado o andare in linea di continuità aggirando il problema di dover condannare un ministro in carica. Non resta che attendere.
Il suo difensore di fiducia – l’avvocato Jacopo Pensa – sceglie l’ironia quando parla del ministro del Turismo Massimo Garavaglia come imputato nel processo per turbativa d’asta, ora davanti alla seconda sezione della Corte d’appello di Milano. Un procedimento molto articolato che vede una dozzina di imputati tra i quali anche Mario Mantovani, l’ex vicepresidente della regione Lombardia durante il mandato del leghista Roberto Maroni. «All’inizio di questo processo», ha detto il legale, «G



