C’è attesa per la conclusione delle consultazioni al Quirinale, il centro destra ha chiesto di partecipare con un’unica delegazione, ma al suo interno i punti di vista tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, la leder di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni vuole le elezioni, i colleghi di coalizione non sembrano così convinti. Meloni però difende la posizione: «Ogni giorno leggo che il centrodestra sarebbe spaccato, diviso, una coalizione eterogenea. Che sarebbe stato devastato da tentativi di acquisizione di senatori fintamente responsabili, in realtà voltagabbana. Non è andata così. È andata che Conte si è dovuto dimettere perchè non è riuscito a convincere questi esponenti del centrodestra a sostenerlo» ha detto questa mattina Radio Anch’io si Radio Uno.

Lei continua a dire che sono compatti: «Mi pare che la compattezza del centrodestra sia stata nei fatti, l’opzione su cui tutti siamo tutti d’accordo è quella elettorale. Proprio perchè praticabile sarebbe quella più giusta. Non ho motivo di credere che le cose cambieranno».

Il caso Vitali e Salvini

Forza Italia in questi giorni viene velatamente tirata in ballo ogni volta che qualcuno dice “maggioranza Ursula”, da ultimo Emma Bonino di Più Europa all’uscita dall’incontro con Sergio Mattarella. L’ipotesi dietro questa proposta infatti è quella di creare una larga maggioranza di partiti europeisti sullo schema di quanto accaduto al parlamento europeo per l’approvazione della commissione di Ursula von der Leyen: gli azzurri sarebbero dunque della partita. Non ci sono testimonianze del fatto che Berlusconi sia d’accordo. Quello che è certo però è che, maggioranza Ursula o no, Berlusconi ha detto più volte che a un governo di unità nazionale non direbbe no.

Poi c’è Salvini. Lui continua a portare avanti gli esempi di tutti i paesi in cui si è votato, ma anche a dire che il centrodestra è pronto a governare: «La mia posizione è sempre la stessa: abbiamo bisogno di un governo che governi. Sulla mia scrivania non ci sono i senatori da andare a cercare di notte all'autogrill. Se c'è un governo che governa, bene. Noi siamo pronti a portare avanti le nostre proposte di vita reale» ad etto questa mattina ad “Agorà” su Rai3.

Il senatore Luigi Vitali, che si è fatto notare tra i volti della crisi per aver appoggiato Conte per una notte per poi essere tornato tra le fila di Berlusconi, intervistato ieri a Un giorno da pecora lo ha detto con termini più pragmatici riferendo delle telefonate con Salvini e Berlusconi: «Io gli ho spiegato che avevo detto sì a Conte perché sono contro le elezioni anticipate», ma loro, ha detto poi «mi hanno dato garanzie».

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