il via libera

Alla Camera passa la riforma della giustizia all’ombra di Almasri. Nordio vuole lo scudo per Bartolozzi

Il ministro Carlo Nordio
Il ministro Carlo Nordio

Approvazione lampo in seconda lettura: 243 sì e 109 no. Il centrodestra si inizia a preparare al referendum costituzionale della primavera. Sul caso Almasri il ministro invoca il «nesso teleologico» che attirerebbe alla Camera la posizione della sua capa di gabinetto 

L’ora X è scattata alle 12 di giovedì: dopo due giorni fitti di discussione e scontri, la Camera ha approvato in seconda lettura - con 243 sì e 109 no - la riforma costituzionale della Giustizia, che porta il nome del ministro Carlo Nordio e che passerà per l’ultima volta al Senato. Dubbi sul sì non ce n’erano: troppo solida la maggioranza, troppo alta la conflittualità con le toghe come ha dimostrato il dibattito d’aula. Del resto, la giustizia è il più florido terreno di scontro grazie al qual

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