- Non c’è solo la «grande preoccupazione» per le fibrillazioni dell’alleato Cinque stelle, il giorno dopo la drammatizzazione di Mario Draghi. C’è anche, e soprattutto, la richiesta ai suoi di «non drammatizzare» la situazione, «non esacerbare» lo scontro con Conte e i suoi.
- Dal Nazareno spiegano che è «evidente che il Pd sta dalla parte del presidente del consiglio», cioè per rispettare «gli impegni presi con l’Alleanza nord altlantica nel 2019 in un momento storico-politico «in cui Trump voleva disimpegnarsi», dunque come reazione al populismo antieuropeista di quel presidente.
- Ma anche il lato sinistro della coalizione è in subbuglio. De Petris: «Le risorse oggi vanno allocate sulle rinnovabili, non sulle spese militare». Art.1 in sofferenza. Ma l’alleanza non è in discussione
Per Enrico Letta non c’è solo la ovvia e «grande preoccupazione» per le fibrillazioni dell’alleato Cinque stelle. Il giorno dopo la drammatizzazione di Mario Draghi, che è salito al Colle per informare il presidente Mattarella di una crisi potenziale della sua maggioranza, per il segretario dem c’è anche, e soprattutto, la richiesta ai suoi di «non drammatizzare» la situazione, «non esacerbare» lo scontro con Conte. Dal Nazareno spiegano che è «evidente che il Pd sta dalla parte del presidente



