Condono penale, ribattezzato bonariamente perdono, proroga al Superbonus, la nota misura salva Serie A, riformulata rispetto all’iniziale versione bocciata nel decreto Aiuti quater.

Ma anche lo sforamento del tetto di spesa per la fondazione Enea tech biomedical e misure minori al vaglio dei ministri, in una sorta di pacchetto di mancette.

Nervosismo in maggioranza

La giornata è stata intensa nella maggioranza per la presentazione degli emendamenti del governo e dei relatori.

Alla fine, è maturata la decisione di un rinvio mascherato con la formula del doppio binario per le proposte sottoscritte dai relatori: le più importanti arriveranno solo, salvo ulteriori slittamenti, questa mattina. La trattativa si è soffermata a lungo sull’ipotesi del cosiddetto perdono fiscale per estinguere i reati di chi, saldando il dovuto, è implicato in un processo penale per omessa dichiarazione dei redditi, omesso versamento e dichiarazione infedele.

L’iniziativa porta la firma del viceministro della Giustizia, Paolo Francesco Sisto (Forza Italia). La voce che aveva preso sempre più consistenza è stata smentita però dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: «Non c’è alcun nuovo condono, solo quello che c’era prima», ha detto in riferimento alla pace fiscale già presente nella prima versione della Legge di Bilancio.

Alla Camera, in commissione Bilancio, il nervosismo era palpabile tra i banchi del governo. L’esame del provvedimento è andato a rilento con le votazioni su alcuni emendamenti dell’opposizione, puntualmente respinti.

Inevitabile che dal centrodestra sia arrivata la presa d’atto di dover rinviare l’approdo in aula a Montecitorio del testo: secondo le indiscrezioni nella giornata di giovedì 22 dicembre dovrebbe essere posta la prima questione di fiducia da parte del governo. L’unica via per garantire l’approvazione e inviare la manovra al Senato, che si limiterà a votare senza modifiche.

Una mano a Tria

In mezzo a tanto caos, l’unica certezza è una bozza delle proposte emendative preparate dai vari ministeri su temi sostanzialmente minori. Spicca l’iniziativa per arrivare alla deroga sul contenimento della spesa pubblica nei confronti della fondazione Enea tech e biomedical, vigilata dal ministro dell’Impresa e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso.

Il nome di questo ente non dice molto, ma si tratta di uno strumento modificato da Giorgetti, durante il governo Draghi, per favorire gli investimenti in tecnologia, soprattutto sanitaria. Alla guida c’è l’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria e nel consiglio direttivo siede anche un volto noto dell’era pandemica: l’immunologo Sergio Abrignani. Nonostante i 750 milioni totali di stanziamenti ricevuti in passato, tra cui una terzo nella precedente legge di Bilancio, la fondazione non ha mai effettivamente avviato l’attività incagliata nella burocrazia.

Ora riemerge l’intento di garantire mano libera sulla spesa, come era stato previsto nelle prime bozze dell’attuale manovra. Poi il capogruppo a Montecitorio di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ci ha riprovato con un emendamento incappato tuttavia nella tagliola dell’inammissibilità. L’ultimo tentativo è quello del ministero di Urso. 

Musumeci per Palermo

Tra le altre idee che hanno preso forma nel governo c’è il supporto economico agli atenei privati, dalla Luiss alla Bocconi.

La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha messo sul tavolo la possibilità di ripristinare «l’entità del finanziamento ordinario delle Università non statali». La misura era stata disposta per il solo anno 2021. Inoltre puntare a portare «al 30 per cento la quota massima di risorse destinate a fini premiali per gli Atenei non statali».

Un altro intervento presente nel pacchetto di emendamenti è quello del ministro del Sud e della Protezione civile, Nello Musumeci, per nominare commissario straordinario il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, per gestire le criticità dei servizi cimiteriali.

Una decisione che l’ex presidente della Regione Sicilia ritiene talmente importante da mettere due milioni di euro su questa voce. Musumeci, poi, vuole mettere 20 milioni per il completamento del servizio It alert, il sistema di messaggi affidato alla Protezione civile per annunciare alla popolazione situazioni di emergenza.

E infine c’è l’iniziativa del ministro dello Sport, Andrea Abodi, per «l’aumento dell'autorizzazione di spesa per il 2023 di 200mila euro per il comitato nazionale per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi», già finanziata con una legge ad hoc della scorsa estate.

© Riproduzione riservata