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Le contraddizioni della politica italiana sulle spese militari chieste dalla Nato

LaPresse
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  • Il dibattito sull’incremento fino al 2 per cento del Prodotto lordo (Pil) da riservare alla spesa militare indicato come obiettivo dalla Nato ai 27 paesi aderenti prescinde dal progetto di una difesa comune europea che in teoria comporterebbe minori spese
  • Le contorsioni dei 5 Stelle, favorevoli all’aumento percentuale con il voto alla Camera e poi costretti a misurarsi con la contrarietà del leader, Giuseppe Conte, forse nostalgico del tempo in cui la ministra del governo giallo verde Trenta bloccava le nuove spese per armamenti
  • La Lega favorevole all’aumento delle spese mentre il leader Salvini continua a ostentare il suo improvviso e inatteso pacifismo. Molti i distinguo e le contraddizioni anche nel Pd

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