Una conferenza No-vax e no pass con invitati speciali: il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo e il deputato Cinque stelle Alberto Zolezzi.  L’evento è stato organizzato a Roma il 3 e 4 gennaio, alla vigilia delle ulteriori restrizioni per arginare la pandemia dilagante (ormai oltre un milione di positivi).

Dopo che sono esplose le polemiche, tra accuse su twitter di PiùEuropa e articoli sulla stampa, il leghista ha deciso di non partecipare più, mentre Zolezzi risulta ancora regolarmente in programma. La location è la sala Capranichetta, all’Hotel Nazionale, quello a fianco alla Camera, e tra gli invitati spiccano medici sospesi, avvocati legati a Forza Nuova e politici no pass.

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Il Coordinamento dei no pass

Mentre la maggioranza di cui i due parlamentari fanno parte sta esaminando la scelta di estendere l’obbligo di super green pass per ridurre il numero delle vittime del Covid-19, entrambi hanno accettato di partecipare alla conferenza «Pandemia opinioni a confronto», organizzata dal “Coordinamento 15 ottobre” nato, come spiega la sua pagina Facebook contro «contro il GREEN PASS e l'OBBLIGO VACCINALE».

Il presidente del Coordinamento che organizza è Roberto Perga, divenuto famoso durante le manifestazioni di Trieste assieme al portuale Stefano Puzzer. Il vicepresidente, Dario Giacomini, è un medico, primario di radiologia ad Arzignano, sospeso per le sue posizioni manifestamente anti vaccino.

Insieme «invitano al confronto sulla evoluzione della pandemia, sulla sua gestione ed organizzazione sanitaria e sull'impatto delle normative sul nostro ordinamento giuridico e sui cittadini». Le tavole rotonde spaziano su più argomenti, dai media a quelli più prettamente scientifici.

Tra gli esperti invitati a esprimersi lo psichiatra (sospeso) Alessandro Meluzzi che nel segmento «La narrazione della paura» si è detto pronto a denunciare il governo: «Se mai accadesse che un mio paziente dovesse suicidarsi - cosa che ho sfiorato più volte con i miei assistiti in questi mesi - credo che dovrei denunciare il governo per le sue misure, non solo per procurato allarme ma anche per istigazione al suicidio» ha affermato.

Gli esperti contro il mainstream

Il Coordinamento dichiara di puntare su «un dibattito pubblico, trasparente, basato su informazioni ragionate e dati obiettivi, spesso poco diffusi e poco evidenti sui canali televisivi e del cosiddetto mainstream», si legge ancora. A portare avanti questa posizione docenti e professori che nella vita si occupano di tutt’altro.

Tra di loro il professor Vincenzo Cuteri, veterinario e docente di malattie infettive degli animali domestici che ritiene che il green pass sia una misura ridicola. «Non mancheranno, inoltre, le voci delle vittime degli eventi avversi da vaccino», raccolte da Silvia Vernò, vicepresidente del “Comitato Ascoltami”.

Atteso, infine, anche il punto di vista dell'avvocato epistemologo direttore del Centro Ricerche Tommaso d’Aquino, Fulvio Di Blasi. Autore del libro uscito di recente La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covidin un’intervista ha spiegato come a suo giudizio anche la Chiesa abbia ceduto ai “poteri forti”: «Tutti questi poteri si alleano, religioso, politico, mediatico, e nel nome di un presunto dio “Scienza” si apre la porta a qualsiasi tipo di totalitarismo e a qualsiasi persecuzione dei diritti individuali e del libero pensiero». Ad arricchire la platea, anche la partecipazione di una rappresentanza degli studenti universitari contro il Green pass.

La giornata politica

Ma è il 4 gennaio che i lavori raggiungono il loro culmine. Prima il panel giuridico con la partecipazione di esperti di diritto: l’avvocato Augusto Sinagra, legale di Licio Gelli e iscritto alla loggia P2, o meglio, come ha raccontato Domani che aveva fatto richiesta di adesione ma poi la ritirò. Assieme a lui Daniele Trabucco, che, come ha rivelato Domani, è amministratore dall’estate 2020 dell’associazione Vicit Leo, finanziata dal fondo Saint George international Trust legato a Roberto Fiore, leader del partito neofascista Forza Nuova oggi rinviato a giudizio per l’assalto alla Cgil.

A loro segue l'intervento dell'onorevole Francesca Donato, europarlamentare che ha lasciato la Lega perché il leader, Matteo Salvini, ha assunto posizioni troppo moderate sul Green pass. A interrogarsi sulle origini del virus l'onorevole Pino Cabras, l'Alternativa C'è, ex pentastetellato che nei mesi scorsi ha fatto ricorso contro l’uso del Green pass alla Camera.

A conclusione, con il segretario del Pci Sergio Rizzo tra il pubblico specifica il programma, una tavola rotonda su “Pandemia, trasparenza e democrazia”: a confronto avrebbero dovuto esserci Lucio Malan di Fratelli d'Italia, e Romeo. Entrambi si sono tirati indietro. Restano invece Gianluigi Paragone di Italexit, e Zolezzi.

Il Coordinamento dei no vax avrebbe voluto la partecipazione di tutti i membri del Cts, ma il Comitato tecnico scientifico, che si è guardato bene dal partecipare: nessuna legittimazione per queste posizioni mentre il rischio Covid continua a crescere. La politica continua a tenere posizioni ambigue.

La diretta sulla pagina Fb del Coordinamento 15 ottobre, esultano gli organizzatori, è stata seguita da una media di 30-60 mila contatti.

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