Italia

I ministri Pd ora ammettono i ritardi sul Recovery fund: colpa di Renzi

Roma, palazzo Madama. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell'Economia Roberto\\u00A0Gualtieri (Foto LaPresse)
Roma, palazzo Madama. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri (Foto LaPresse)

Gualtieri (Economia) e Amendola (Affari europei) temono il rallentamento del piano per il Next generation Eu. Oggi riparte il confronto con Pd e Cinque stelle. Ma Iv: nessuna convocazione, non capiscono che rischiano

  • Da Palazzo Chigi arriva la notizia del secondo giro di consultazioni. Parte oggi con Pd e M5s. Ma Italia viva attacca: non ne sapevamo nulla 
  • Il titolare dell’economia: i tempi del  confronto politico ci fanno ritardare la finalizzazione del piano. Quello degli affari europei: il lavoro è fermo al 7 dicembre per una verifica politica di cui ancora non si vede la via d’uscita.
  • Maggioranza al veleno. Rosato (Iv): «O il premier dice quale sia il percorso per i prossimi mesi o per noi questo governo è una esperienza finita». M5S e Leu reagiscono male

Fin qui, dicevano, stava andando tutto bene. Fin qui ogni volta che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e quello degli Affari europei Enzo Amendola sentivano dire che il governo italiano era in evidente ritardo sul Next generation Eu la replica era una smentita secca. Ora invece l’uno e l’altro ammettono che il problema c’è. Il piano andrà consegnato a Bruxelles a metà febbraio. Dunque per il primo – sulla Stampa – il rischio è che «i tempi del legittimo confronto politico ci facciano ri

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