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I nuovi collegi del post referendum che svantaggiano il Centrosinistra

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L’ampliamento dei collegi avrà un grosso impatto sulle campagne elettorali, più costose e difficili. Si ridurrà anche il rapporto tra candidato ed elettori. Inoltrre, i quartieri-fortino saranno più contendibili: il Centrosinistra potrebbe compensare vincendo coi 5s al Sud

 

  • Il risultato del lavoro della commissione tecnica guidata dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, nominato dal governo Conte I in quota Lega, è arrivato al Consiglio dei ministri a metà mese.
  • Il primo effetto è un ampliamento dei collegi.Una modifica che avrà grandi effetti sulle campagne elettorali, più difficili e dispendiose, quindi riservate a chi potrà permettersele. 
  • L’annacquamento dei collegi delle grandi città, le famose Ztl, sembrerebbe poi sfavorire il Centrosinistra.Uno svantaggio che potrebbe però essere compensato dalla tendenza del Rosatellum a premiare le alleanze. La condizione è che il Centrosinistra decida di siglare un’alleanza coi Cinque stelle

I nuovi collegi, più grandi e meno rappresentativi, potrebbero almeno in parte favorire la corsa del centrodestra al prossimo voto. Sembra questo, a una prima analisi, l’esito della modifica dei collegi elettorali, ridisegnati dopo il referendum di metà settembre. Sempre che, sulla strada per il 2023, la maggioranza non trovi l’accordo su un sistema proporzionale (pronto alla discussione ci sarebbe il Brescellum che il Pd vorrebbe prendere in mano prima dell’estate, ma è tutt’altro che certo che

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