- La disinvoltura morale di Berlusconi è nota, è stata criticata e difesa in pari misura, e gran parte della discussione sul Berlusconi politico è discussione giudiziaria, dibattito sui rapporti fra etica, politica e giustizia.
- Berlusconi inventa, suo malgrado, il giustizialismo, cioè la posizione teorica secondo cui l’unica moralità dei politici, gli unici aspetti etici rilevanti per un giudizio politico, sono quelli giudiziari.
- Il giustizialismo è del tutto opposto all’idea di etica pubblica, che è appunto l’idea che ci siano limiti morali dell’azione politica che vanno al di là dei vincoli giuridici e che la condotta morale dei politici abbia rilevanza per il cittadino democratico, e non per il giudice.
Come pare abbia detto Giorgio Gaber (che doveva intendersene anche per ragioni familiari), quello che si dovrebbe temere di più è il Berlusconi dentro di noi (ma secondo alcuni la frase è di Gian Piero Alloisio). La frase casca a fagiolo adesso che si parla dei lasciti di Berlusconi, almeno per un ambito, quello dell’etica pubblica e della sua percezione. Berlusconi e l’eclissi dell’etica pubblica Delle tante cose dette e ricordate di Berlusconi, si potrà dire che la sua figura e le sue con



