- C’è chi dice che nella giuria di Ballando con le Stelle c’è una sovra-rappresentazione di gay, chi parla delle serie tv che «fanno promozione del gender». Chi parla di lobby gay, chi di ormoni ai bambini. Le audizioni pazze del presidente Ostellari, che oggi ha sentito i contrari alla legge sull’omotransfobia.
- C’è anche chi chiede di «unire tutte le culture sul concetto di sanità mentale», «per fare clamorose iniziative comuni che proclamino al paese una direzione sana sul terreno dell’affettività».
- Il testo a un punto morto: Iv propone un tavolo per emendarlo, il centrosinistra ragione su un voto per mandarlo direttamente in aula. Due strade ugualmente pericolose.
Il problema delle aggressioni omotransfobiche «è stato ingigantito» e invece «riguarda solo alcune decine di casi», rivela Alberto Contri alla commissione giustizia del Senato. L’ex presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, contrario alla legge Zan, vuole far sapere ai commissari di essere lui, piuttosto, una vittima: degli attacchi della rete per aver scritto che «non mi spiegavo come mai, per esempio, pur essendo il 95,5 per cento le famiglie italiane eterosessuali (dati Istat) nella



