- Rispetto all’idea di un congresso costituente, di una effettiva apertura verso tutte le forze progressiste e di sinistra presenti nel paese, di una analisi approfondita delle ragioni della sconfitta elettorale, abbiamo assistito e assistiamo a una progressiva e accelerata chiusura della gran parte del gruppo dirigente del Pd su sé stesso.
- Sembra che la presa in considerazione di posizioni più spostate a sinistra rispetto all’ortodossia prevalente rischi di far crollare l’intero edificio.
- Se nelle poche settimane che rimangono non si determina una svolta significativa, l’intera operazione risulterà inutile e il declino del Pd continuerà
Fa un certo effetto verificare il modo irridente, spesso sprezzante, con cui la stampa e gli opinionisti commentano il congresso del Pd, il cui buon esito dovrebbe invece interessare tutti, e soprattutto gli elettori progressisti del nostro paese. E in effetti i motivi di preoccupazione non mancano. Rispetto all’idea di un congresso costituente, di una effettiva apertura verso tutte le forze progressiste e di sinistra presenti nel paese, di una analisi approfondita delle ragioni della sconfitta



