- Una mano incollata a un quadro, sdraiarsi in mezzo al traffico, una notte in tenda accampati nei giardini dell’università, sono alcune delle forme di lotta scelte dai più popolari movimenti di protesta giovanile degli ultimi tempi.
- Nel tempo della politica virtuale in cui si tende a misurare la popolarità di un partito dal numero di like e condivisioni ottenute, in presenza di leader sempre più digitali che si esprimono con tweet e video-social, sembrava non esserci più spazio per le forme tradizionali della protesta.
- Nel corso di pochi anni si è assistito ad un processo di progressiva virtualizzazione e smaterializzazione di una politica per la quale la componente fisica e biologica costituiva un aspetto fondamentale.
Il corpo è tornato a essere uno strumento di lotta politica
18 maggio 2023 • 20:02Aggiornato, 18 maggio 2023 • 20:21