Italia

Il discorso di Mattarella sui diritti e il ruolo delle minoranze

  • Al netto dell’economia del discorso, indirizzato a dire il vero più a smussare la polarizzazione «uguaglianza, libertà, fraternità» e «Dio, patria e famiglia» che a porsi come controcanto degli scempi linguistici e concettuali del ministro Lollobrigida, il discorso del Presidente Mattarella solleva, ad osservarlo con attenzione, più di una perplessità.
  • Siamo tutti d’accordo con l’idea per cui, «è la persona a essere destinataria di diritti universali, di tutela e protezione. Non la stirpe, l’appartenenza a un gruppo etnico o a una comunità nazionale», ma il discorso inizia a diventare scivoloso se ci si interroga sul diritto delle minoranze a preservare la propria identità. 
  • Non si chiede certo ad un discorso presidenziale di risolvere l’eterno tema filosofico dei rapporti fra universale e particolare, ma bisogna abituarsi a rivedere  confini che davamo per consolidati se non si vuole ritrovarsi con pericolosi fenomeni di separatismo interno.

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