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«La stabilità di cui si avverte l’esigenza è fatta di dinamismo», è lo slogan con cui Sergio Mattarella ha inaugurato il suo secondo mandato, il 3 febbraio del 2022. Un ossimoro che si è infranto nel momento chiave della legislatura, l’elezione del capo dello stato. La rielezione di Mattarella al Quirinale ha coinciso con la bocciatura di Mario Draghi.
- Perfino Draghi è finito intrappolato nel vuoto della politica, il buco nero che inghiotte leadership, partiti, ambizioni, furbizie, vanità personali, e sensibilità, partecipazione, fiducia nelle istituzioni.
- La legislatura del tutti contro tutti e poi del tutti con tutti coincide con la massima distanza dei cittadini dalla politica. Prevedibile che si preparino come reazione nuove risposte radicali e semplificate, le stesse che oggi spingono un pezzo del Movimento 5 stelle a buttare giù Draghi.
«La stabilità di cui si avverte l’esigenza è fatta di dinamismo», è lo slogan con cui Sergio Mattarella ha inaugurato il suo secondo mandato, il 3 febbraio del 2022. Un ossimoro che si è infranto nel momento chiave della legislatura, l’elezione del capo dello stato. La rielezione di Mattarella al Quirinale ha coinciso con la bocciatura di Mario Draghi. In una giornata in cui perfino un ministro del suo governo, Stefano Patuanelli del Movimento 5 stelle, confessava alla buvette che impedire



