- A novembre era stata approvata la riforma, infilata nel decreto Calabria, per riscrivere la governance dell’agenzia. Da allora è stato silurato il direttore Magrini, in nome dello spoil system, ma si va avanti a colpi di proroga.
- Per capire il livello di caos, c’è la vicenda della commissione consultiva tecnico-scientifica e del comitato prezzi e rimborso che dopo essere scaduti a ottobre, sono stati prolungati più volte.
- Il Pd ha presentato un’interrogazione al ministro Schillaci per denunciare i problemi che sta causando all’Aifa: «Hanno fatto le cose in modo frettoloso».
La fame di potere del governo complica il cammino dell’Agenzia italiana del farmaco, che naviga a vista da mesi, creando singolari casi di pressappochismo tra commissioni prima soppresse e poi tenute in piedi tramite proroga. La destra voleva prendersi l’Aifa, per evitare vicende come la pronuncia sulla gratuità della pillola contraccettiva, ma ora l’ha lasciata tra color che son sospesi. Sono trascorsi otto mesi da quando l’esecutivo ha previsto il cambio di governance dell’agenzia, che tra le



