Italia

Il marketing al Pride. Quelli che sfilano per ripulire il brand

  • Secondo i dati Oms, la comunità Lgbt+ in Italia è composta da 6 milioni di persone, pari a circa il 10 per cento della popolazione, e ha un potere d’acquisto di un terzo superiore alla media. Il Roma Pride propone varie opzioni a sponsor e sostenitori per la promozione dei loro brand al corteo.
  • Ma quanto è autentica questa presa di posizione delle aziende? In che misura è un’operazione di immagine e quando invece ha effetti concreti? Schierarsi per i diritti civili, all’improvviso e per poche settimane l’anno, alimenta il sospetto di rainbow washing.
  • L’esibizione di un attivismo di facciata spesso si rivela inefficace e a volte anche controproducente. Un altro rischio per le imprese arriva dal fronte opposto, da quei consumatori che sono contrari all’allargamento dei diritti.

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