Anche se la situazione dovesse richiedere misure più restrittive, il ministero della Cultura, retto dall’esponente dem Dario Franceschini, resta fermo sulle riaperture di cinema e teatri in zona gialla dal 27 marzo così come previsto dall’ultimo Dpcm, il primo del governo Draghi. Il problema, fanno notare dal ministero, è quale sarà la situazione pandemica per allora, ovvero se ci saranno regioni nelle fasce di rischio più bassa, visto che l’indice Rt sta tornando a salire in tutta Italia.

Nuovo Dpcm

Con il peggiorare dei numeri della pandemia, il governo sta discutendo sull’aggiornamento del Dpcm per inserire nuove misure restrittive così come chiesto nei giorni scorsi dal Comitato tecnico scientifico. Questa mattina alle 9 è stata convocata una nuova riunione del Cts per fare il punto della situazione e valutare eventuali nuove misure restrittive in seguito all'aumento dei contagi legato alla diffusione delle varianti di Covid-19. Nel corso della giornata verrà convocata la cabina di regia con i ministri. Sul tavolo le ipotesi di lockdown generalizzati nei weekend e l’anticipazione del coprifuoco, ma, spiegano fonti del governo, ancora niente è stato deciso. Si lavora per chiudere nei prossimi giorni.

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