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Il Morandi abbattuto da 50 anni di incuria, il perito: «Non escludo come causa l’avidità di profitti»

LaPresse
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La perizia chiesta dai famigliari delle vittime all’ingegner Paolo Rugarli ricostruisce la genesi della tragedia del 2018: «Si resta increduli alla idea che il ponte sia potuto crollar così, semplicemente, perché nessuno per 50 anni ha fatto praticamente nulla di serio per contrastare il degrado»

  • La perizia chiesta dai famigliari delle vittime della tragedia del ponte Moranti, nel 2018, arriva a conclusioni analoghe a quella disposta dal giudice per le indagini preliminari di Genova appena depositata ma suggerisce anche una interpretazione.
  • Per decenni dentro Autostrade per l’Italia ha prevalso una cultura ingegneristica che accettava come inevitabile il degrado delle opere ma aveva la presunzione di prevedere esattamente quando e cosa sarebbe successo.
  • La presunzione era eccessiva, e nel 2018 il ponte Morandi è crollato uccidendo 43 persone.

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