La Lega ha tentato ancora una volta di fermare il voto, ma il Senato ha ripreso i lavori: il nuovo decreto immigrazione e sicurezza che cancella i decreti Salvini è diventato legge con 153 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni. I senatori leghisti hanno tentato di opporsi portando a un’agitazione che si è fatta violenza.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, aveva sospeso la seduta sul dl Immigrazione per la sanificazione. La Lega, come due giorni fa alla Camera, ha esposto un altro striscione, questa volta con il logo dei Cinquestelle e la copia di un passaggio sull'immigrazione del programma elettorale 2018.

A quel punto i senatori del Movimento 5 stelle hanno reagito iniziando a urlare contro gli ex alleati, «Buffoni» e anche parolacce. La risposta del Carroccio è stata dura e la bagarre si è trasformata in caos. ll senatore questore dell'Udc, Antonio De Poli, e uno dei commessi, sono finiti in infermeria. «Una pagina vergognosa per le istituzioni» ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. La presidente Casellati ha annunciato che ci sarà una istruttoria attraverso foto e video per stabilire le responsabilità sull’accaduto.

La Lega, una volta placata la rissa, non è tornata in Aula per il voto. Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno accolto bene l'irruenza delle proteste del Carroccio, ma hanno deciso anche loro di non partecipare. Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto: «Gli unici che festeggeranno sono gli scafisti e gli sfruttatori di uomini» ha detto Salvini.

Il segretario del Pd invece ha accolto con un Tweet la notizia: «I veri decreti sicurezza sono legge. Abbiamo chiuso e archiviato una stagione di chiacchiere e propaganda. Gli italiani hanno bisogno di protezione. I problemi vanno risolti non cavalcati».

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