Italia

Il Pnrr è fermo e non c’è un modo semplice per farlo ripartire

  • Dall’insediamento del Governo Meloni, l’attuazione del Pnrr si è fermata
  • I ritardi sugli investimenti possono essere in parte giustificati dalla scarsa efficienza della macchina burocratica. Si pensava che fossero dovuti alla transizione dal vecchio al nuovo governo, ma la forbice tra gli obiettivi da raggiungere e quelli raggiunti non ha fatto altro che allargarsi nell’ultimo anno.
  • Per quanto riguarda le riforme, invece, il Governo ha poche scuse. Alla fine del terzo trimestre, eravamo tendenzialmente in pari con la tabella di marcia, mentre oggi la percentuale di completamento è ferma al 69 per cento, contro un 79 per cento previsto entro la fine di giugno.

Ormai è chiaro: Governo Meloni e Pnrr non vanno d’accordo. Il rallentamento iniziale nell’attuazione del Piano, giustificato dall’esecutivo con il fatto che si dovesse ancora organizzare dopo le elezioni, si è trasformato in un ritardo cronico nel 2023. A sette mesi dall’insediamento, il Governo Meloni ha praticamente lasciato il Pnrr nello stato stato in cui si trovava quando la sua gestione era stata ereditata da Mario Draghi. Per gli investimenti, i ritardi sono iniziati a metà 2022. Si pe

Per continuare a leggere questo articolo