Domenico Arcuri, commissario straordinario all'emergenza Covid-19, si occuperà anche di distribuire il vaccino. Lo ha riferito Palazzo Chigi. Si mette così in moto la macchina contro la pandemia. Un meccanismo complesso e delicato, che prevedrà due inoculazioni per persona e dosi conservate a una temperatura di 80 gradi sotto lo zero, da somministrare alle diverse fasce di popolazione, in un ordine che sarà da chiarire.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha autorizzato un contratto con l’azienda tedesca Biontech e con il colosso americano Pfizer, per 200 milioni di dosi da distribuire in Europa quando sarà confermata la sicurezza. Di queste, all’Italia spetterà circa il 13,5 per cento cioè 27 milioni. Cento milioni di dosi aggiuntive faranno parte di un altro accordo i cui criteri di distribuzione saranno diversi.

Pfizer ha di recente annunciato che a fine novembre potrebbe essere pronta a richiedere la commercializzazione per l’uso di emergenza. Le autorità statunitensi, il primo paese che sarà rifornito del vaccino Pfizer-Biontech, una volta ricevuta la notizia, hanno invitato alla cautela.

Il piano Conte

A breve palazzo Chigi dovrebbe rendere noto il suo piano di distrobuzione. Lo scorso 2 novembre il premier Giuseppe Conte ha informato le Camere di avere invitato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a predisporre il piano nazionale per la distribuzione del vaccino. «Porteremo presto questo piano in parlamento, in modo da chiarire pubblicamente i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi», ha affermato in un’intervista a La Stampa, e ha detto che, parallelamente, si sta completando il piano operativo che consentirà di distribuirlo in condizioni di «piena efficienza e sicurezza».

Il premier ha aggiunto: «Ho parlato di vaccini disponibili a partire da dicembre perché, nonostante lo scetticismo di tanti, ero pienamente consapevole dei progressi che si stavano facendo su questo fronte e degli impegni contrattuali già sottoscritti dalla Commissione europea».

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